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Controcopertina: il sogno dei ragazzi campesi:dalla individualità alla socializzazione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 16 gennaio 2005

Affollata riunione, Venerdì sera nell'auditorium delle scuole medie di Marina di Campo, per discutere del "Centro Giovani" richiesto dai ragazzi\e del paese. Giovani e genitori insieme per discutere delle modalità con cui procedere e delle motivazioni che hanno spinto i ragazzi in questa direzione. Si formerà un comitato che rappresenterà la cittadinanza che sente il bisogno di un punto di aggregazione dove poter condividere interessi collettivi e che possa dialogare con le istituzioni preposte (comune in primis) per individuare la localizzazione ed i finanziamenti neceassari. Sarà quindi chiesto a breve un incontro con il Sindaco e gli assessori preposti nella speranza di trovare la disponibilità le soluzioni possibili. Il comitato promotore ha poi diffuso questo documento che riportiamo integralmente: Recentemente un gruppo spontaneo di giovani e cittadini adulti ha promosso l’idea di coinvolgere la comunità e le istituzioni in una riflessione comune dalla quale scaturisse una iniziativa centrata su un processo di emancipazione della nostra comunità. Certamente il fatto che i giovani campesi reclamino uno spazio per poter esprimere le loro potenzialità in un contesto condiviso comunitariamente, è frutto della loro immediatezza, della propensione naturale ad esprimere esigenze di gruppo, ma non va confuso come il solo aspetto critico che emerge dalla riflessione. Che la società campese sia imbarcata per usare un termine marinaresco, su un bastimento che si muove, stagionalmente a due velocità, passando dalla frenesia delle attività estive alla pachidermia di quelle invernali, rappresenta una acquisizione delle coscienze intinta di pericolosa ineluttabilità. Tanto non si può far niente…… A questa schizofrenica dualità delle espressioni vitali, gli individui non reagiscono tutti allo stesso modo.C’è chi se ne fa una ragione e trova risorse diverse a diverse condizioni ambientali, c’è chi si sente frustrato e non riesce a trovare un modus individuale per correggersi al cambiamento, c’è chi, permettendoselo fugge dall’isolamento verso terre considerate piu’ vivaci e vitali, può esserci però anche chi soccombe dopo reiterati tentativi di adattamento. Si tratta quindi, a nostro parere, di iniziare a colmare un vuoto nella nostra società che ha ormai assunto dimensioni preoccupanti. Non vale la scusante che abbiamo a che fare con problematiche epocali e planetarie contro le quali ad oggi sono fallitti tanti tentativi di inciderne la portata. Chi sposa la tesi della ineluttabilità dovrebbe riflettere sulla dignità e sulla responsabilità della condizione dell’essere umano rispetto ai suoi simili. Chi addirittura non è capace di percepire la portata del fenomeno del disagio sociale dovrebbe riflettere sul proprio egoismo o sulle proprie propensioni a sottovalutare tutto ciò che appare non essere al centro del proprio mondo. Questa premessa era necessaria per introdurre la nostra proposta di realizzare un progetto da completarsi nel corso degli anni a venire e che ci piacerebbe chiamare: La comunità campese: dalla individualità alla socializzazione. L’obiettivo è quello di favorire l’allargamento della ristretta visione individuale verso un orizzonte piu’ vasto di interessi condivisi dalla pluralità dei soggetti appartenenti alla società, nella consapevolezza che la valorizzazione delle esperienze vissute insieme accresce il sentimento di appartenenza e quindi di scambi piuttosto che quello di autonomia. Ci pare che per realizzare un progetto sociale di tale portata ,sia necessario esperire una collaborazione proficua fra cittadinanza ed ente pubblico, e a tale proposito si è pensato di costituire un Comitato Cittadino che potrà iniziare da subito a confrontarsi e ricercare con l’amministrazione un percorso condiviso. Invitiamo la cittadinanza a sottoscrivere questo documento di intenti da sottoporre alla amministrzione comunale per dare forza a questa iniziativa per il bene dei nostri figli,delle generazioni future e della comunità campese.


Giovani Campo Elba

Giovani Campo Elba