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Le osservazioni del WWF al Regolamento Urbanistico di Portoferraio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 12 febbraio 2003

Uno spropositato numero di nuovi alloggi in relazione all’esiguità della popolazione portoferraiese, è questo uno dei dati messi in emergenza dalle osservazioni al Regolamento Urbanistico di Portoferraio, presentate dal WWF sezione Arcipelago Toscano. Il documento redatto dagli ambientalisti rileva infatti che a fronte degli 84.300 mq di edificato previsti, considerata una media di 100 mq per abitazione, si può ospitare una popolazione di 3.370 abitanti. Cifre effettivamente sovrastimate – spiegano gli estensori – in quanto “i dati dell'ultimo censimento evidenziano una popolazione residente in calo di 1767 unità negli ultimi dieci anni, il dato più elevato tra i Comuni dell'isola, la cui popolazione residente nel complesso risulta comunque diminuita.” Totalmente bocciati i piani per la viabilità, sia per quanto riguarda la realizzazione della famigerata “pedecollinare”, sia per le previsioni di ampliamento della strada Le Foci- San Giovanni, per la quale, uno stravolgimento dal punto di vista ambientale, con la soppressione dei monumentali pini, non sarebbe giustificato dai dubbi benefici sulla decongestione del traffico. Il WWF fa infatti notare che "il problema principale della viabilità elbana risiede nella compresenza di flussi turistici con gravosi flussi commerciali legati anche all'attività estrattiva. Questo implica la sistematica messa in sicurezza degli itinerari dei mezzi pesanti ed un livello di manutenzione di qualità alta per i flussi turistici, per i quali deve essere approntata idonea segnaletica ed attrezzaggio sulle pertinenze di tutta la rete, come emerso dalle analisi di marketing". Preoccupazioni anche per la mancanza di peculiari attenzioni per la zona di tutela biologica davanti alle spiagge delle Ghiaie e Capo Bianco che dovrebbe invece includere, anche a terra, misure speciali per la conservazione paesaggistica. Ritenute inopportune e ingiustificabili le piscine, che possono raggiungere anche i 100 mq, previste per i complessi agrituristici. La cronica carenza d’acqua estiva e la facilità di accesso al mare da ogni punto dell’Isola non inducono gli ambientalisti a ritenere irrinunciabili queste strutture, tenuto conto che gli Agriturismo dovrebbero offrire soggiorni alternativi, e svolgere la loro attività turistica come integrazione economica di quella principalmente agricola. All’ultimo punto viene contestato il permesso dato ai cacciatori di attraversare i terreni recintati, considerato illegittimo dalla stessa Corte Europea. Un documento allarmato, in sostanza, dove si tenta di far emergere la fallibilità delle motivazioni portate a corredo del Regolamento Urbanistico, là dove si prevedono massicce colate di cemento.


calata portoferraio panorama 2

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