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Parchi Nazionali in Toscana: tre su tre senza presidente

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 12 gennaio 2005

Legambiente lo ha segnalato da tempo: i Parchi nazionali della Toscana sono stritolati nello scontro istituzionale ormai diventato cronico tra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni Emilia Romagna e Toscana. Da sottolineare che l’obiettivo dello scontro non riguarda il raggiungimento di una migliore politica di conservazione della natura o promozione dello sviluppo locale, ma solo le poltrone dei Presidenti che le istituzioni, e soprattutto il Ministro Matteoli, si stanno contendendo sulla base di astratte geografie politico istituzionale, anziche’ sulla qualita’ degli uomini che dovranno governare questi importanti Enti. La situazione e’ completamente bloccata: Arcipelago Toscano, Foreste Casentinesi e Appennino Tosco Emiliano sono Parchi semi-bloccati e gestiti, oramai da troppo tempo, da Commissari straordinari, due addirittura con sede al Ministero dell’Ambiente a Roma. In particolare il Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, istituito da una Legge del 1997, ratificata con Decreto Istitutivo nel 2001, non ha praticamente mai funzionato con organi di gestione ordinari, mentre quello dell’Arcipelago Toscano è commissariato da settembre 2002 da un uomo di fiducia di Matteoli. Condividiamo pertanto ed esprimiamo appoggio e solidarietà all’iniziativa di domani 11 gennaio 2005 promossa dagli Enti Locali a Pratovecchio per chiedere lo sblocco delle nomine del Parco nazionale delle Foreste casentinesi "Questa situazione di stallo – dichiara Antonio Nicoletti, coordinatore nazionale aree protette di Legambiente - incide negativamente sul già grave ritardo nell'avvio della gestione operativa, indispensabile per consentire ai Parchi nazionali della Toscana di svolgere il proprio ruolo di tutela del territorio e promozione di forme di sviluppo sostenibile. In questo senso ci rivolgiamo al Ministro ed ai Presidenti delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna - conclude Nicoletti - chiedendo un loro intervento urgente per sbloccare quanto prima la fase di incertezza attuale e garantire una gestione improntata a criteri di qualità e condivisione con tutti i soggetti interessati localmente dai Parchi." "La situazione sulla gestione dei Parchi nazionali Toscani - sostiene Matteo Tollini, responsabile regionale aree protette di Legambiente - sta diventando paradossale: nessuno ha un Presidente ed un Direttivo funzionanti. Le difficoltà di rapporti tra Regione e Governo sta bloccando l’attività provocando gravi danni di immagine e di efficacia della loro gestione. Legambiente chiede alle istituzioni ed alle forze politiche di risolvere le vertenze politico-istituzionali per garantire un'immediato insediamento degli organi di gestione di queste importanti aree protette nazionali."


barca portoferraio da linguella panorama

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