Dopo aver pubblicato l’informativa della Giunta Ageno sul bilancio revisionale, ed aver sentito anche la voce dell’opposizione crediamo di capire che non necessariamente i conti dell’Ente portoferraiese siano destinati a tornare, almeno per due aspetti, uno più inquietante dell’altro (ovviamente dal punto di vista di chi determina con le sue contribuzioni i bilanci, cioè i cittadini). Una delle voci di introito che sarebbe stata individuata dall’Amministrazione è legata all’adozione del più che vituperato Regolamento Urbanistico. Sulla scorta della entrata a regime del nuovo strumento (prevista, secondo noi con estremo ottimismo per il 1° Luglio) si pensa di ricavare circa 240.000 euro con la maggiorazione dell’ICI sui terreni inseriti nelle UTOE che consentiranno l’edificabilità. A prima vista parrebbe un provvedimento logico (è giusto che su un terreno edificabile si paghi più tasse che per un terreno agricolo) il problema però è che la lacunosa formulazione del Regolamento Urbanistico e l’assenza di norme attuative quali quelle del Regolamento Edilizio, non può determinare con precisione chi in effetti all’interno delle UTOE potrà in futuro edificare e con quali volumi. Come dire che un gruppo di cittadini dovrà cacciare fuori dalle tasche complessivamente circa mezzo miliardo (in più rispetto a quello che pagano) a fronte di una valorizzazione della loro proprietà che però non è dato sapere se in effetti ci sarà. Per prevedere non una pioggerellina ma una grandinata di ricorsi non c’è bisogno di una mago. Ma c’è anche di peggio, poiché pende per stessa ammissione del sindaco “una spada di Damocle” sull’Elbana Servizi Ambientali, e quindi sui bilanci dei comuni che la partecipano in proporzione alla loro entità abitativa, come Portoferraio. Il vecchio (e glorioso) gestore degli R.S.U. dell’Elba, la Waste Managemente – Daneco è creditrice nei confronti dell’ESA, che ha rilevato i suoi impianti, della bella cifretta di 15 miliardi delle vecchie lire, e poichè l’ESA non ha rispettato la prima scadenza impostagli (ci pare il 20 Novembre), sempre a parere del Sindaco la Waste Management (già presieduta dall’attuale Capo di Gabinetto del Ministro dell’Ambiente di Berlusconi Prof. Paolo Togni) potrebbe far emettere un decreto ingiuntivo per 15 miliardi, che senza adeguata (e motivata) opposizione diverrebbe esecutivo, devastando il bilancio dell’ESA e di conseguenza quello dei comuni che la partecipano, primo tra tutti Portoferraio. Ora è vero che la Waste Management – Daneco è capace di formidabili slanci di generosità come in occasione delle ultime consultazioni politiche, quando contribuì con un regalo di 1 miliardo in contanti alla Campagna Elettorale di Berlusconi (del tutto casuale naturalmente la prestigiosa carica assegnata dopo all’ex-Presidente Togni da Berlusconi vincente), ma conoscendo ormai benissimo i soggetti siamo sicuri che il filo che regge la spada di Damocle si stia per spezzare; se non si è già spezzato e la daga micidiale (in forma di decreto ingiuntivo) sta già cadendo sulla testa dell’ESA e dei comuni elbani. Anche perché, certe volte a pensare male ci si azzecca, una impossibilità dei comuni di far fronte al pagamento di quanto dovuto alla Waste-Management e di conseguenza il fallimento dell’ESA, potrebbe far rientrare dalla finestra chi con grande fatica è stato accompagnato fuori della porta (la medesima Waste-Management Daneco) con immaginabile enorme soddisfazione dell’utenza, cioè da questa mandria di mucche da cui si può mungere rifiuti che valgono come oro, che sono i cittadini elbani.
comune ingresso portoferraio + piccola
portoferraio panorama calata buccari