Seguo da tempo camminando e da tempo avrei voluto esprimere il mio pensiero su tutto quanto viene scritto. Non tutto è da buttare, molte cose che vengono segnalate sono anche interessanti. Ritengo dover lamentare che questa rubrica che io rispetto, sta diventando uno strumento di facile uso per troppa gente che profittando dell'anonimato spara con proiettili veri, spara a salve e dice tante cazzate sia elogiando le persone (c'è quasi da pensare che siano gli stessi interessati ad autoelogiarsi) sia denigrandone altre rivelando così la propensione del capoliverese a lanciare il sasso e nascondere la mano. Bene, diamo pure spazio anche a questa gente, tutti hanno diritto di dire anche in forma anonima cio che vogliono, specialmente se hanno paura di ritorsioni, ma cari signori cercate di non esagerare. Giussano Capocchi Caro Capocchi Dopo averti invitato a rivolgere direttamente a chi gestisce il forum che citi le tue critiche (che peraltro mi paiono complessivamente positive), resta l'eterna questione: tollerare o incoraggiare l'anonimato o no. Io sono per il NO o per lo meno a limitare l'uso dell'anonimato. Anche se in taluni casi così facendo ci si priva di contributi importanti, se ne guadagna in educazione ai valori civici e soprattutto si corrono meno rischi di trasformare la discussione nel pettegolezzo (o nella baruffa Ghiozzotta all'interno di un ristretto circolino di anonimi per modo di dire) che talvolta risulta criptica quanto indigeribile. Nelle pasquinate e nella loro efficacia politica ci ho sempre creduto poco. In quella di Capoliveri anche meno, ciò pure perchè per capirci, uno esterno, dovrebbe studiare tutti i giorni, prendere appunti disegnare alberi genealogici per riuscire a capire se il Peppe che manda affanculo Emilio e il Peppe cugino della moglie del fratello del ganzo Francesco ovvero è Marco, cugino e nemico di Peppe medesimo e amico d'Emilio, che assume l'dentità dell'avversario e spara puttanate per screditarlo. Ora è pure vero che l'inverno è lungo da passare, ma il nobile e fiero popolo capoliverese, non trova altro da fare - signor Capocchi - che infliggere al resto dell'umanità questa immane rottura di palle?