Per due giorni abbiamo ricevuto puntuali comunicazioni dal fronte dello Tsunami da due "inviati elbani" di eccezione: da Pukhet il Volontario Fabio Cervini del Gruppo di Protezione Civile dell'Elba Occidentale che dialogava con SMS con la sua casa-madre operativa di La Pila, e lo chef riomarinese Umberto Giovi, imprigionato dalla marea su una collina di Phi Phi Island, che dialogava con Marco Contini. Elbareport ha riportato cronache drammatiche compiendo un lavoro apprezzato dai lettori che sono raddoppiati rispetto alla media del periodo e da altri organi d'informazione che hanno usato a mo' di note d'agenzia i nostri aggiornamenti. Ma i toni dei "messaggi dall'Asia" delle ultime ore, paradossalmente, mentre emerge la spaventosa dimesione della catastrofe, si sono fatti più tranquilli, relativamente al fronte della sorte degli elbani. Un lancio Ansa avvisava di un elbano già rientrato in italia dalla Thailandia ma la ricerca dei giornalisti per individuarlo era infruttuosa. Umberto Mazzantini inviava una nota nella quale avvertiva che il fratello Mario non si trovava come da qualcuno affermato nel Sud-Est asiatico ma all'opposto nel Nord-Ovest elbano (a Marciana Marina). Dal cellulare di Fabio Cervini (il giovane nella foto di copertina) a Pukhet arriva la notizia che il ricompattato gruppo degli elbani si è ritrovato per una pizza (non sappiamo a che gusto ma sicuramente dal sapore esorcizzante). Una notizia di "normalità cercata" che stride con le terribili immagini sparate a terra da tutti i satelliti, ma che risulterà gradita in questa porziuncola (stabilissima ed asismica lei) di roccia. Ma quello che caratterizza la giornata, e ci fa titolare con le parole virgolettate, è la "corrispondenza rimbalzata" dal'Isola di Phi Phi che ci invia Marco Contini e che abbiamo ritenuto opportuno girare ai colleghi della stampa perchè testimonia del coraggio e l'attaccamento al lavoro di un elbano ai tropici: "Questa mattina - scrive Marco Contini - ho avuto l'ultimo contatto telefonico con Umberto Giovi da Phi Phi Island. Le informazioni ricevute indicano la fuoriuscita dall'Isola di quasi tutti i presenti, tranne alcuni locali che intendono rimanere. Umberto stesso sarebbe intenzionato a rimanere sull'Isola per aiutare nella prima ricostruzione il suo amico Luciano Butti, titolare del Ristorante Ciao Bella, ora completamente distruttto. In sostanza Umberto, al quale ho detto che le sue parole vengono lette anche all'Elba, mi ha riferito della sua chiara intenzione di aiutare la ricostruzione della attività in loco e cercare di far rifiorire l'isola, anche se le cose non sono poi così facili. Infatti vi e' serio e concreto rischio di epidemie e la probabilità che nelle zone, se verranno segnalati casi di malattie infettive, venga disposta la Quarantena. Mi diceva inoltre che turisti italiani a Phi Phi non dovrebbero essercene più".
Fabio Cervini Enrico graziani