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Controcopertina: Tra zio e nipote

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 25 dicembre 2004

Caro Zio di Sangue ( rosso) Sergio, mi ha fatto piacere vedere che mi hai pubblicato sul tuo sito( inteso nel senso di internet non di tanfo), pero' al contempo devo muoverti una critica. La strumentalizzazione della mia innocente firma ti ha scatenato in un attacco contro dei miei colleghi , che io considero amici, e mi è sembrato assai scorretto da parte tua un cosi' basso commento personale su persone che hanno solo la colpa di cercare di fare bene il suo lavoro, a volte aiutandomi in ogni senso, al di la'di colori politici che te vedi ogni volta che esci di casa, anche di notte, sotto forme di pallini rossi, blu e gialli. Non sempre una persona si giudica dal colore, ma anche sotto il profilo umano. E in questo caso devo proprio dirti che hai sbagliato. Se in passato hai ricevuto attacchi politici devi rispondere con lo stesso tenore, non abbassandoti come hai fatto. A volte le idee non hanno colore, non sei stato forse te il peggior nemico della sinistra in campagna elettorale? chiedi pure a Scelza, con il quale magari dividi il panettone Io il panettone lo divido con i miei amici di redazione, che te hai cosi' duramente attaccato sfruttando una mia ironica lettera, e questo ti ha fatto perdere preziosi punti. Comunque, evito il vecchio detto "gli amici te le cerchi, i parenti te li trovi", e ti auguro ancora una volta Buon Natale, Babbo bastardo. P.S. tanti saluti alla tua rossa di redazione, non la ferrari ne'tantomeno la Mazzei, bensi 'La Maestrina!!!! Ciao. ( vediamo se mi pubblichi, o se saro' costretto a girare da ubriaco per le case a bussare per avere una A SCIAMBERE) Caro nipote di sangue Se si ruzza (come ho fatto io nell’a sciambere), si ruzza, se si dicono le cose serie si dicono le cose serie. Cominciamo dalla fine: Elbareport lo vedi anche in questa occasione, pubblica sempre tutto di tutti senza tagli, censure o furbate redazionali (tipo quella di far fuori Palmieri dalla cronaca di Pianosa per intenderci) con due motivatissime eccezioni: palesi violazioni della legge e Elba2000 (fino a quando non avrà chiesto pubblicamente scusa ai dipendenti della Comunità Montana 1984 che ha direttamente, gratuitamente ed ingiustamente offeso e che è perfettamente inutile replichi su altri organi o siti, non gli risponderemo). Proseguiamo in ordine sparso: a me il panettone non piace e non lo mangio, meno che mai lo mangerei al momento con Franco Scelza con il quale sono stato profondamente amico e con il quale c’è stata una profonda, credo purtroppo insanabile, rottura. Peggior nemico della sinistra? dei moderati che si spacciano per sinistra: forse, della sinistra millantata: certo, della sinistra vera e sostanziale: neanche per sogno. Ed arriviamo alla “bassezza” termine estremamente pesante che usi in due passaggi della tua lettera: “Se in passato hai ricevuto attacchi politici devi rispondere con lo stesso tenore, non abbassandoti come hai fatto” e “mi è sembrato assai scorretto da parte tua un cosi' basso commento personale su persone che hanno solo la colpa di cercare di fare bene il suo lavoro”. Le parole talvolta sono pietre Mauro, qualche volta occorrerebbe pure ricordarsene, e io non mi credo capace di bassezze morali. Nessuno in questi 56 anni di vita si era azzardato a parlare di bassezza circa il mio comportamento, neppure quelli con cui ho ferocemente litigato, neppure i tre gatti che in 30 anni e passa da quando scrivo sui giornali hanno tentato di dimostrare che li avevo offesi trascinandomi in tribunale e chiedendo risarcimenti miliardari(ms al momento ciucciandosi le dita). Basso è chi briga per ottenere qualcosa che la legge non gli consentirebbe, basso è un vigliacco, basso è un ipocrita ruffiano, basso è un corruttore, basso è un concussore, basso è un vampiro usuraio o un altro miserabile della solita risma. Non conosco persone di questo genere nella mia famiglia che è pure la tua. Parimenti ti rassicuro di non soffrire ancora né di demenza senile né di allucinazioni che mi portano a vedere colori politici ogni volta che esco di casa anche di notte "sotto forme di pallini rossi, blu e gialli". Siccome faccio il giornalista, ogni volta che esco di casa, e pure quando si rimango, sono abituato a cercare di capire la ragione e l'ispirazione politica degli eventi, dei comportamenti, se non lo facessi sarei un giornalista assai scarsino. E risaliamo al tuo: “La strumentalizzazione della mia innocente firma ti ha scatenato un attacco contro dei miei colleghi , che io considero amici …”. Io non strumentalizzo niente e nessuno, tanto meno un parente e non ho bisogno, se devo dire una cosa anche sgradevole e/o dura a qualcuno di sfruttare innocenze altrui. Caro Mauro mi è capitato di dire e scrivere cose molto più pesanti dello sfottò dedicato ai colleghi di Teleelba, senza pretesti e strumentalizzazioni. E che fosse uno sfottò lo dimostra il fatto che alle una di oggi ero a scambiarmi gli auguri al Molo Gallo con Alberto Comebravoziofrancesco Giannoni, che considero professionalmente capace e umanamente rispettabile. Ti posso assicurare poi che quando e se decido un “attacco” contro chi se lo merita ci vado giù molto ma molto più pesante che con la bonaria presa di culo. Se qualcuno dei tuoi colleghi si è sentito offeso perché è stato definito di destra non ha la mia approvazione: non c’è niente di male ad essere di destra. Se la contestazione è dettata invece dai miei riferimenti alla parzialità dell’informazione di Teleelba, mi pare che sia una battaglia inutile e persa in partenza, visto che Teleelba è palesemente (e legittimamente) schierata allineata e coperta su una serie di fronti e che non c'è niente di male nello schierarsi. Ragionando seriamente appare chiaro come il giorno che la destra (o chi vuole che passi una idea della destra della nostra società, che può stare pure fuori della destra convenzionale) ha puntato molto su Teleelba, e fa bene, dal mio punto di vista, perché fino a qualche mese fa il “volume di fuoco” informativo della destra all’Elba faceva sganasciare dalle risate i polli, sia per quantità che per qualità. E poi, più testate ci sono sul mercato, più opinioni sono rappresentate, più occasioni ci sono sia per fare informazione (leggi lavorare) sia per la fruizione da parte dei cittadini, quindi per la democrazia, di cui l’informazione pluralistica è il primo scalino. L'obiettivo è la correttezza, lo ripeterò fino alla noia, non l’imparzialità di chi informa (la mia tessera dei DS vale quella di un altro partito che sta in tasca a Chillé) è una illusione e neppure molto pia. Il buon servizio (corretto) ai lettori si fa non essendo ipocriti, non manipolando l’informazione, il buon servizio sta nella chiarezza delle posizioni che si prendono, nel concedere alle idee degli altri la stessa dignità che alle proprie. Poi ci si può anche atteggiare a vergini dai candidi manti e lanciare alte strida al cielo, gridare della pace dei lavoratori turbata etc. Ma non ci prendiamo in giro tra persone adulte, e questi giochini lasciamoli ai bambini, tra i quali i vergini e le vergini si trovano in abbondanza.


foto antenne falcone

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