Ciao ragazzi, nell'articolo di Elena "La lezione della cipolla della Zanca" si parla della domanda di Carlo Eugeni, delegato responsabile di Slow Food per l’Elba, “esiste un ristorante che proponga ai suoi clienti le castagne arrosto?”. Oggi parlavo con Ilio, Ilio Barontini, che conosco dai tempi dell'Enoteca di via dell'Amore, quando Ivan ed io, marinai a tempo pieno e con le tasche vuote a tempo pieno, vi si lavorava di ramazza il mattino presto. A dire la verità credo che la prima volta che ci siamo incontrati sia stato per una cena. Ricordo che qualcuno disse: "Venite anche voi, stasera si va a mangiare coniglio”. Ricordo anche che l’idea di mangiare un animaletto carino e mite non mi piaceva per nulla, ma Ivan, più prosaico (e più affamato) di me, aveva insistito perché accettassimo l’invito. Così ho scoperto che si andava in realtà a mangiare "con Ilio" e non "coniglio". Scusate la divagazione, ho fatto a Ilio, che ha aperto un ristorante a Rio Elba, La Bruschetta (Cucina tipica e di fantasia), la domanda sulle castagne arrosto e lui, mi ha risposto che loro alla Bruschetta le castagne arrosto le fanno, con la padella bucherellata da mettere sul fuoco e non solo le castagne importate dall'Amiata, ma anche quelle di Marciana. Sembra che almeno un ristorante esista…. Ornella Il qui pro quo (divertente) in cui inciampò la giovanissima Ornella Casnati è comprensibile maggiormente se si fa mente locale al fatto che il nome proprio "Ilio", noi selvaggi elbanesi lo pronunciamo "Illio", con due "l", e tra "con-Illio" e "coniglio" la fonica differenza è appena percettibile. Ciò detto siamo lieti di restituire a Cesare quel che è di Cesare e a Ilio quel che è di Illio, cioè la sua canonica padella bucherellata da castagne arosto (una "r" please e che nessuno se ne esca con il termine continentale "caldarroste" che non ci appartiene).
padella bucata