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Franci e Della Pina affondano l'inceneritore

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 07 febbraio 2003

Nella mattinata del 7 febbraio, aspettando la conferenza del pomeriggio al centro De Laugier, si è tenuto nella sala consiliare di Portoferraio un incontro tra la stampa locale e il centrosinistra elbano, alla presenza dell’Assessore Regionale alle politiche ambientali Tommaso Franci e dell’Assessore provinciale Marco Della Pina. In primo piano l’emergenza rifiuti e la vexata quaestio del nuovo inceneritore proposto da sei comuni elbani, da realizzarsi nella zona di Literno. Ciò che più ha allarmato e sorpreso Regione e Provincia non è soltanto la soluzione tecnica del particolare impianto di smaltimento dei rifiuti, quanto l’improvvisa rottura dell’accordo, già in fase di attivazione, raggiunto in precedenza con i Comuni elbani, che andava in tutt’altra direzione, avendo tra i suoi punti di forza soprattutto la raccolta differenziata e il compostaggio. L’Assessore Della Pina ha infatti precisato che, terminato il commissariamento, si era avviato un percorso che dava più autonomia e responsabilità ai Comuni, ma che poneva al centro soprattutto la qualità dei servizi, compatibili con la particolare vocazione turistica del territorio. In questo senso erano già pronti i finanziamenti provinciali e regionali per l’ESA (Elbana Servizi Ambientali), e l’accordo era già stato sottoscritto dai Comuni. Con la Conferenza dei Sindaci tenutasi il 6 gennaio 2003 tutto questo veniva però vanificato, e da parte degli amministratori elbani si invertiva la rotta ritornando a ventilare una gestione dei rifiuti affidata alla Comunità Montana e richiedendo una sub-ATO (ambito territoriale ottimale) che, in materia di acqua e rifiuti, sganciasse l’Arcipelago dalla Provincia di Livorno. “Tutto ciò – precisava Della Pina – è in assoluto contrasto con la legislazione vigente” Durissimo l’Assessore Regionale Franci: “L’Elba sta perdendo l’occasione di sostanziosi finanziamenti per l’incapacità degli amministratori di dare concretezza ai progetti. Dal maggio 2001 sono stati stanziati 11 miliardi per l’ESA, ma rischiano di ritornare indietro per l’immaturità degli enti elbani. E’ finito il tempo dei balocchi – incalzava l’Assessore – l’Elba sta facendo un gioco bizzarro, che la sta portando indietro, un atteggiamento davvero incomprensibile.” E nell’indicare le vie che invece porterebbero ad una soluzione più concertata tra Regione e Provincia, Franci ha ribadito il concetto di qualità che passa anche attraverso il Parco. “I Parchi sono territori privilegiati, in cui è più facile che altrove riuscire ad ottenere attenzioni speciali.” E proprio sul concetto di qualità che il centrosinistra, nel presentare le proprie sferzanti critiche sull’operato degli Enti elbani e sulle politiche dei Piani strutturali, sta investendo e improntando una riorganizzazione che ha già il sapore della campagna elettorale. Zini dei DS elbani ha indicato nella “coscienza del limite” che tenga conto della fragilità del territorio, l’unica via da cui partire per impostare coalizioni, programmi e candidati. Lupi di Rifondazione ha chiesto con vigore a Regione e Provincia di intervenire per risolvere le contraddizioni sulla politica territoriale, ed ha auspicato un loro ruolo più attivo e decisivo. Nel pomeriggio la discussione si è spostata al centro De Laugier per la tavola rotonda conclusiva della Conferenza sulle politiche territoriali ed ambientali per l’Isola d’Elba.


conferenza ds provincia regione 7 febbraio

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