Sì, siamo decisamente stressati, al gancio, al lumicino, alla frutta come dicono i milesi (o "alla frusta" come reinterpreta Bob). Ce ne accorgiamo da i sempre più frequenti "lapsus calami" (no assessore non è il nome latino dei totani), oppure i rovescioni dattilografici che talvolta riescono a sortire effetti di notevole comicità. Tempo fa ci capitò di fermare al volo un pezzo in cui intendendo scrivere "una scelta urbanistica del centrodestra" che invece risultava "una scelta RUBANISTICA del centro destra" che con l'aria che tira poteva sembrare un errore voluto, e non molti giorni prima avevamo trasformato "la posizione statica dei DS" ne "la posizione STITICA dei DS" sulla quale potevano fiorire commenti di ordine politico-scatologico (uffa consigliere gli imballaggi non c'entrano). Ma ci consoliamo avendo notato che se Atene piange non è che Sparta si sbellichi dalle risate. Ficcando infatti il naso nel lavoro di altri colleghi, nelle scorse settimane abbiamo letto degli AMORI TRA MARCO AURELIO E CLEOPATRA, che svelavano un antichissimo caso di necrofilia, essendo l'imperatore filosofo nato nel 121 D.C. e la sua sarcofagata amante morta nel 30 A.C.! Ed ancora abbiamo scoperto, sulle stesse pagine, un tale incomunicabilità tra due soggetti che era stata definita UN DIALOGO TRA MUTI (a cenni forse). Che poi, un dialogo tra MUTI, in realtà sarebbe ... (no questa non la scriviamo).
Marco Aurelio