Museo della caccia e Parco
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : martedì, 30 novembre 2004
La notizia che il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano avrebbe dato il consenso (ma qualcuno dice anche finanziamenti) per la realizzazione di un "museo della caccia" a Portoferraio è così incredibile che, probabilmente, non è vera. Il Parco, semplicemente, non può fare questo perchè non rientra nelle finalità della legge 394/91 sulle aree protette, ed è già singolare che a qualcuno (i cacciatori) sia venuto in mente di chiedere ad un Parco Nazionale una castroneria come questa. Se la cosa fosse vera, ci troveremmo di fronte ad un Parco Nazionale che glorifica con un museo un'attività proibita nel Parco.. ci pare fantascienza! Tra l'altro, la struttura individuata come possibile museo della caccia è proprietà di un altro Ente (la Provincia di Livorno) ed è localizzata fuori dal Parco, quindi il Parco non ha sull'immobile e sul suo destino nessuna competenza. D'altronde, i cacciatori più estremisti avevano già chiesto al Parco Nazionale di realizzare: un quagliodromo, un allevamento di lepri e pernici a Pianosa, un recinto nell'Area Protetta dove sparare ai cinghiali catturati dal Parco, evidentemente la fantasia non ha limite e i recenti acquisti di fede leghista devono aver resa ancor più fervida l'immaginazione di cose impossibili. Certo, Parco Nazionale e Provincia di Livorno dovrebbero far chiarezza su queste voci e spiegare cosa hanno davvero promesso ai cacciatori e perchè questa categoria goda di tanto privilegiata attenzione e comprensione anche quando presenta progetti palesemente irrealizzabili e che cozzano con le leggi dello Stato e le Direttive Europee. L'intervento contrario dei VERDI è importante perchè, essendo in maggioranza nella Giunta Provinciale, potranno chiedere tutte le spiegazioni del caso all'Assessore alla caccia Guerrieri (DS). Ma noi speriamo che le Istituzioni mantengano un qualche equilibrio nell'analizzare le richieste che arrivano e continuiamo perciò a chiederci quanto ci sia di vero in notizie che, vista la provenienza, sembrano fare il paio con le proposte di un aeroporto intercontinentale a Pianosa e del canale navigabile tra Lacona e Schiopparello.
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