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ESA: il giorno dopo una nomina sofferta

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 27 novembre 2004

La nomina di Giovanni Frangioni a presidente dell’ESA, che sta suscitando diversi maldipancia tra la maggioranza portoferraiese e tra i vari comuni elbani, è avvenuta con una modalità diversa rispetto a quanto si poteva pensare fino a qualche giorno fa. Il Sindaco Roberto Peria sembrava infatti orientato ad una designazione che uscisse direttamente dal Consiglio d’amministrazione, così come era accaduto con la partecipata comunale Cosimo de’ Medici. La nomina invece è scaturita dall’assemblea dei soci, cioè nell’altra modalità consentita per l’elezione del presidente. Questo ripensamento, di un Sindaco ultimamente molto ripensante, potrebbe essere dettato dal fatto che tra i sette componenti del CdA (Giacomo Cardia, Bernardo Chiappo, Franco Dari, Pierluigi Pieri, Alessandra Rando, Gian Lorenzo Serena) il voto non sarebbe stato così scontato. Che la candidatura di Giovanni Frangioni non fosse molto popolare anche all’interno dell’assemblea (dove erano presenti, lo ricordiamo, Portoferraio, Capoliveri, e Rio nell’Elba con delega di Marciana) lo si capisce non soltanto dall’esito della votazione, uno a favore e tre astenuti, ma anche dal fatto che per i nomi del CdA il voto è stato unanime. Un debutto un piuttosto risicato per un presidente che, scelto nell’ambito politico affinché sappia gestire, con le nobili arti della diplomazia, il delicato compito di ridistribuire le quote societarie e la fase di avvio della gestione comprensoriale, è stato nominato soltanto per intercessione del Sindaco. Marciana Marina d’altronde ha già mostrato di non voler mandare giù il rospo, e gli altri comuni, Porto Azzurro e Rio Marina, hanno disertato l’assemblea senza, a quanto ci risulta, fornire spiegazione. Campo nell’Elba invece non ne fa ancora parte per scelta. Anche all’interno del Cda sembra che ci siano alcune differenze sostanziali: tra pochi giorni infatti scadrà l’ultima operazione del lodo arbitrale con la Daneco, si dovranno firmare le cambiali per pagare gli oltre 8 milioni di euro per l’acquisto dell’impianto del Buraccio. Ma nel programma di “Portoferraio Domani” c’è l’impegno preciso ad andare più a fondo dell’oscura vicenda sulla quale, date le ultime indiscrezioni, sta indagando anche la Magistratura. Insomma la vicenda ESA sta passando come un carrarmato su alcune pagine dell’accordo di programma della nuova amministrazione. Il cartellino giallo era già stato mostrato a Peria dalle forze della sinistra sin dal momento in cui era cominciato a circolare il nome di Frangioni, dal momento che si anteponevano i nomi alle cose da fare. Per questo è quasi certo che nei prossimi giorni si faranno diverse valige dal gruppo consiliare “Portoferraio Domani”.


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