Torna indietro

L'assessore alla CM Adriani interviene sulla gestione associata del catasto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 05 ottobre 2007

Quello del catasto rappresenta un ambito di grande interesse strategico per i comuni, che più volte si sono battuti da un punto di vista politico per ottenerne la gestione diretta. La Finanziaria 2007 e il conseguente decreto attuativo hanno attribuito ai Comuni stessi, singolarmente o in forma associata o attraverso le Comunità Montane, la gestione del servizio. Tale normativa risponde ad una esigenza di decentramento del servizio ed attribuisce ai Comuni, in linea con quanto fino ad oggi è stato richiesto, alcuni indubbi vantaggi per quanto riguarda il governo del territorio, il tema dell’urbanistica e dell’edilizia, dei lavori pubblici e della programmazione, oltre che naturalmente l’aspetto, non secondario, relativo alla gestione dell’ambiente. Per quanto riguarda il nostro territorio, la legge prevede che per bacini di utenza inferiori ai 40000 abitanti, il servizio deve essere esercitato dalla CM. Da qui il progetto la possibilità della gestione associata diretta del catasto che muove anche dalla necessità di scongiurare il rischio di perdere tale servizio sul nostro territorio. I vantaggi di questo progetto, sono facilmente traducibili in una migliore organizzazione del servizio e quindi una maggiore operatività derivante dalla gestione unitaria, nonché in una razionalizzazione dei costi. La convenzione che è stata sottoposta all’esame dei Comuni riguarda l’esercizio delle funzioni catastali relative all’opzione di primo livello che possono essere riassunte - come riporta la stessa delibera - nelle attività di: consultazione della banca dati catastali unitaria e servizi di visura catastale; certificazione degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata; aggiornamento della banca dati del catasto; riscossione erariale per i servizi catastali. Occorre essere consapevoli di alcuni ritardi e difficoltà che ha riscontrato il sistema delle gestioni associate, qui come in Toscana, dovuti per lo più alla novità del progetto e ad un certo localismo ancora presente in un ambito territoriale come il nostro; ritengo tuttavia che oltre ai vantaggi citati precedentemente, vi siano anche aspetti politici di grande rilievo legati a tale prospettiva. Dal mio punto di vista le Amministrazioni hanno una opportunità considerevole che è quella di partire da tale iniziativa (la gestione associata dei servizi), vista come momento transitorio, e valorizzare così un percorso che ci possa consentire di tornare a parlare di un tema importante come quello della semplificazione istituzionale.


cristiano adriani testina

cristiano adriani testina