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Il Sindaco marinese contesta il rinnovo del CdA dell'E.S.A. e si disimpegna

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 26 novembre 2004

Data l’impossibilità di essere presente alla Assemblea della società, convocata in un giorno nel quale devo partecipare ad un Consiglio Comunale congiunto con il limitrofo Comune di Marciana, convocato per celebrare la Festa della Toscana, vorrei tuttavia esprimere alcune considerazioni che avrei fatto se fossi stato presente. Dall’ordine del giorno che mi è pervenuto, ho appeso che il punto essenziale consiste nell’azzeramento dell’attuale Consiglio di Amministrazione, con la conseguente nomina di nuovi componenti, che eleggeranno il nuovo Presidente. Ora, tutti sappiamo benissimo che attualmente il Comune di Portoferraio detiene il 99% delle quote di partecipazione della società, ma sappiamo anche che l’Esa è stata costituita, con atto notarile, in una “nuova società” partecipata da sette Comuni su otto, che hanno un loro rappresentante nel Consiglio di Amministrazione, che ne hanno acquistato una quota e che ne dovranno divenire gli effettivi proprietari. Allora mi chiedo: ma non si era parlato di ricapitalizzazione, Assessore Zini, non si era parlato di acquisto di vere quote della Società da parte di tutti i Comuni elbani, con un nuovo Consiglio di Amministrazione veramente rispondente alla effettiva e reale rappresentatività dei Comuni? Perché tanta fretta nel voler sostituire un Consiglio ed un Presidente che hanno ben operato e che possono gestire in modo ottimale questo periodo di transizione? Mi ha fortemente meravigliato l’assordante silenzio degli altri Comuni, su di una questione così fondamentale per il futuro della nostra popolazione e della nostra economia. Si vanno istituendo continuamente tavoli di “concertazione permanente”che parlano di tutto e di più, e si omette di discutere e di prendere posizione sui reali problemi che ci riguardano tutti. Siamo entrati in Esa perché consapevoli dell’importanza di creare una Società veramente nostra, che risolvesse i problemi che in passato abbiamo delegato ad altri, con i risultati che tutti conosciamo. Ma tuttavia, non possiamo permettere che il controllo della nuova Società, da noi costituita perché attuasse la “gestione dello smaltimento dei rifiuti nella nostra isola, venga affidato unicamente a rappresentati designati da un solo Comune, anche se attualmente detiene la maggioranza assoluta della vecchia Società. La ricapitalizzazione della Società e l’acquisto delle quote da parte dei Comuni, devono avvenire in modo contestuale, programmato e solo allora si potrà andare alla nomina del nuovo Consiglio e del suo Presidente. Tutti i Comuni hanno il dovere e l’obbligo di fronte ai propri concittadini, di poter effettivamente controllare e dare gli indirizzi ad una Società da loro costituita e che per loro conto agisce. Se questo non sarà possibile realizzare in breve tempo, proporrò al Consiglio Comunale del mio paese l’uscita di Marciana Marina dall’Esa, perché, con questo attuale modo di procedere, verrebbero a cadere tutti i presupposti per i quali vi avevamo con convinzione e speranza aderito.


martini sindaco di marciana marina

martini sindaco di marciana marina