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Controcopertina: Elbambiente, quando tutti parlavano bene di noi

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 25 novembre 2004

E’ abbastanza simbolico che giovedì 25 novembre 2004 ci si riunisca tra Regione, Provincia, Sindaci, Assessori e associazioni quando ricorre in pratica l’anniversario del primo anno di grandi risultati del Progetto Elbambiente, il progetto per un turismo sostenibile che nacque da un dissidio tra Legambiente e l’Associazione Albergatori dell’Isola d’Elba. Sfruttando la regola aurea del marketing e della comunicazione “non esistono problemi ma solo opportunità”, quello che era nato come una vertenza di richiesta di danni miliardari tra associazioni in guerra tra loro sui dati dell’inquinamento del mare elbano si trasformò in un progetto di comunicazione e di ecosostenibilità. Dalle richieste di danni di miliardi si arrivò a conteggiare invece i miliardi di pubblicità gratuita che la notizia della pace fatta tra Albergatori e Legambiente fece fruttare all’Isola d’Elba. L’accordo nato per sanare un dissidio e lanciare un’immagine forte dell’Elba, attraverso una comunicazione basata su fattori ambientali, riuscì a produrre quasi 2 miliardi e mezzo di citazioni, articoli, titoli e servizi speciali sui principali quotidiani, periodici di attualità e trasmissioni televisive solo per il 1994. Il progetto proseguì anche nell’anno successivo e addirittura La Repubblica il 20 giugno del ’95 dedicò un’intera pagina dal titolo “Una santa alleanza fra turismo e natura”, Italia 1 inviò una troupe per una settimana di riprese e la messa in onda di 6 puntate nelle trasmissioni per ragazzi del pomeriggio; Rai 1 con “Sereno Variabile” era già sbarcata per dedicare una puntata al progetto “Elbambiente”. Gli albergatori veneti di Jesolo alleandosi con Legambiente Veneto, copiarono, per loro stessa ammissione il progetto. Il progetto Elbambiente fece il giro d’Europa tanto che nacque un progetto di ecosostenibilità per altre isole europee. Legambiente partecipò a tavole rotonde con altri partner europei per la diffusione all’estero del modell nato all’Isola d’Elba. “Facciamo come all’Elba” divenne il leit motiv di molti albergatori italiani, il successivo progetto “Ecolabel” tra Legambiente e varie associazioni di albergatori in tutta Italia scaturì proprio da quell’esperienza elbana. Solo nel 1994 comparvero ben 69 articoli citavano Elbambiente, in 32 articoli in cui si illustrava il progetto e in altri 9 viene affrontato l’argomento a partire dall’accordo Albergatori e Legambiente; in quegli articoli comparvero citazioni dell’Elba in 22 titoli, ben 25 fotografie dell’isola. Molte trasmissioni di viaggi, ambiente e natura dedicarono intere puntate all’argomento. Poi però nella rassegna stampa figuravano alcuni accostamenti tra Elbambiente e l’avvio delle procedure di istituzione del Parco Nazionale, forse il vero peccato del progetto per i suoi critici, e il progetto che tanto stava facendo per l’immagine dell’Elba scomparve nel nulla. Oggi alcune idee di quel progetto sono patrimonio comune di tante aziende e amministrazioni; le biciclette in uso gratuito che uno sponsor, Bonduelle, offrì agli albergatori hanno fatto proselitismo, oggi molti alberghi e residence le offrono come servizio compreso nel prezzo e addirittura anche chi affitta appartamenti offre l’uso della bicicletta ai propri ospiti. La raccolta differenziata venne avviata allora, e nel comune di Campo nell’Elba esisteva un fusto per la raccolta dell’olio di cucina domestico! Forse l’esempio più illuminante di cosa fare lo abbiamo già avuto nel nostro recente passato.


tramonto tra i rami gentini

tramonto tra i rami gentini