L’amministrazione non ha i soldi per comprarsi l’area della vecchia centrale Enel, ma non ci sta a vedersela portare via sotto il naso dalla Pirelli & C. Per questo prima di affrontare i 20 punti all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale di Portoferraio ha votato un appello ai Presidenti della Provincia e della Regione affinché possano esercitare sull’immobile di particolare rilevanza storica il loro diritto di prelazione. Il Comune avrebbe tempo fino al 28 novembre per far valere il suo diritto di prelazione, ma per quella data è praticamente impossibile trovare una somma considerevole come 1.529.000 euro da investire nella vetusta costruzione che domina dall’alto dello sperone roccioso la zona portuale. “Il Comune non ha disponibilità – ha detto il Sindaco - ma rinunciare passivamente sarebbe un errore.” La Pirelli e multinazionali varie non sarebbero certo mosse da istanze umanitarie nel mettere le mani sopra un immobile che si ritrova in una posizione così strategica, tra il mare e la zona dei servizi portuali. L’edificio sarebbe invece uno dei più bei monumenti paleoindustriali da inserire nel tessuto cittadino attraverso un uso pubblico e riqualificante. L’appello è stato votato dal gruppo di maggioranza e dal gruppo “Portoferraio, la tua Città”, mentre il consigliere Giuliano Fuochi, per il gruppo “Portoferraio, partecipazione e libertà”, si è detto contrario all’acquisto pubblico del bene in quanto esso “rimarrebbe nelle condizioni in cui è per almeno altri cento anni.” Fuochi si è invece detto favorevole all’acquisto da parte di privati, considerando che il Comune potrebbe intervenire imponendo i propri vincoli sulla destinazione d’uso.
capannone enel portoferraio