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Assemblea dei Comuni delle isole minori ad Ischia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 21 novembre 2004

FIRENZE “Uno sforzo significativo messo in campo in questi ultimi quattro anni: 7 milioni e 63 mila euro di contributi, 235 euro ad abitante, per un investimento pubblico complessivo di oltre quattro milioni e mezzo di euro ed investimenti privati per più di 17 milioni. Un bilancio sicuramente positivo”. Ad Ischia, dove per il rinnovo del comitato direttivo oggi si riuniscono i trentasei comuni dell’Ancim (l’associazione nazionale dei comuni delle isole minori, nata nel 1986 all’Isola del Giglio), l’assessore alla programmazione, al bilancio e al coordinamento delle politiche del mare della Toscana Marco Montemagni tira le somme di quattro anni di Pist, l’accordo di programma quadro di sviluppo territoriale e locale che ha consentito di raccordare l’azione di Comuni, Regione e Ministeri, integrando progetti di enti diversi e risorse di provenienza diversa. Al primo stanziamento Cipe si sono infatti aggiunti altri contributi. “Come Regione – ricorda poi Montemagni – abbiamo stanziato ulteriori tre milioni per il ciclo delle acque e lo smaltimento dei rifiuti”: “La Toscana guarda con grande attenzione al mare, alle isole e alla costa – sottolinea l’assessore - Il programma di sviluppo delle isole minori rappresenta una novità ed una scommessa verso un diverso modello di sviluppo. Problemi comuni, quali quelli che caratterizzano isole minori, si possono risolvere attraverso soluzioni sinergiche. Ed è quello che abbiamo cercato di fare.”. L’assessore ha ricordato l’esperienza dell’isola d’Elba, del Giglio e Capraia, isole tutte presenti nell’assemblea dell’Ancim. “Lì – ha detto - è stato presentato un programma unitario che ha permesso di ottenere dal Cipe contributi per 13 miliardi e 67 milioni di vecchie lire. Gli aiuti alle imprese sono stati indirizzati verso quelle opere che tendono a rendere il turismo più sostenibile con i vincoli del paesaggio. Le risorse per i progetti pubblici sono state per lo più utilizzate per migliorare le strade e rafforzare e qualificare lo smaltimento dei rifiuti”. A Capoliveri è stato pedonalizzato ad esempio il centro storico, con parcheggi di interscambio. Sono stati realizzati nuovi approdi turistici e qualificata l’offerta turistica. A Marciana Marina è stata prevista la distribuzione di gas Gpl nel centro urbano del paese e nelle zone limitrofe più urbanizzate: attenzione anche al collegamento tra le frazioni ed al recupero urbano. Sui giacimenti minerari e la conversione ad uso turistico di alcuni immobili dismessi si sono rivolti invece alcuni progetti di Rio Marina, così come l’attività agrituristica e rurale, rilanciando le attviità tradizionali ed individuando un marchio di qualità, è stata tra le iniziative qualificanti del comune di Rio nell’Elba. A Porteferraio invece i maggiori sforzi si sono indirizzati verso il recupero dell’antico borgo mediceo. “La scelta di progetti pubblici sinergici a quelli privati – conclude Montemagni - è servita a creare quella politica di “contesto” favorevole allo sviluppo, che non sia solo incentrata sull’erogazione di incentivi. Sono convinto che il tema dello sviluppo locale costituisca la vera molla per un’economia sempre più incentrata sui bisogni del territorio”.


pianosa gmg E spiaggia sfondo elba

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