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Regolamento Urbanistico portoferraiese: illegittimo dalla testa ai piedi

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 19 novembre 2004

Il Sindaco non ha più nessun dubbio: il Regolamento Urbanistico di Portoferraio non può che essere preso e gettato nel cestino, possibilmente con un fiammifero acceso. Tante e tali sono le illegittimità finora riscontrate che non è possibile salvare niente, neppure l’inchiostro. La Regione e la Provincia si sono impegnate a costituire un Ufficio di Piano entro gennaio ed a mettere a disposizione i loro staff tecnici per redigere un nuovo strumento che sarà portato in adozione entro giugno 2005. La platea alla quale si dovevano spiegare queste importanti decisioni non era però delle più mansuete. Erano circa una ventina gli architetti e i geometri che in tutta risposta ai fermi propositi del Sindaco, affiancato dall’Assessore provinciale all’Urbanistica Simone Bartoli e dall’Architetto Mauro Parigi della Provincia di Livorno, opponevano il parere dell’avvocato Gracili secondo il quale le norme del R.U. sarebbero conformi al Piano Strutturale. Ma il Sindaco, tra le voluminose pile di carta, ha aggiunto l’ultima delle tante ciliegine che guarniscono il disastro urbanistico della passata amministrazione: il mancato parere del Genio Civile di Livorno in materia di vincoli idrogeologici. Forse manca anche quello dell'Ente Parco. Molto probabilmente senza quei pareri obbligatori il RU è stato finora come un bambino mai nato. Ma l’annullamento è un atto che produrrà gravi conseguenze soprattutto per quei cittadini che si sono già esposti finanziariamente per la costruzione di una prima casa o per un ampliamento. Tra i tecnici intervenuti in sala per rappresentare gli interessi dei loro clienti qualcuno ha chiesto di poter salvare almeno le domande accettate, di mantenere una corsia parallela per le prime case. Di fronte all’impossibilità da parte del Sindaco di accogliere la proposta piuttosto indecente, il malumore in sala ha alzato il volume, tangibile è diventata la preoccupazione dei tecnici di dover dire ai clienti che per le loro case serviranno probabilmente nuovi progetti, che dovranno sborsare ancora soldi. Peria abbandona per alcuni istanti il suo consueto aplomb “Io sono il Sindaco – dice battendo il pugno sul banco - e sono qui per rappresentare la legge. Non mi si può chiedere di violare le norme. C’è un momento per mediare ed un momento per fare le scelte, questo è il momento di scegliere.” La delibera di annullamento sarà presentata nel Consiglio Comunale del 29 novembre prossimo, a quel punto si tornerà al Regolamento Urbanistico adottato, ma l'amministrazione lascia intendere che il passo successivo ssarà quello di annullare anche la delibera di adozione. Come sarà il prossimo regolamento “ponte” o “stralcio”, in vista dell’auspicato Piano Strutturale unico dell’Elba? Priorità per la prima casa e richieste di ampliamenti, interventi urgenti per il rilancio delle attività economiche e produttive, interventi per la dotazione di infrastrutture. Peria è sicuro: “Sono convintissimo delle scelte che sto facendo, comprendo le difficoltà di alcuni cittadini, ma questo è l’unico percorso che ci consente di uscire dal guado”.


peria sindaco testina

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