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Controcopertina: Replica di Sesto Senso all'Assessore Bertucci

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 05 febbraio 2003

Come associazione giovanile che per due anni ha gestito il Centro Giovani di Portoferraio, ci sentiamo in dovere di replicare e rettificare ad alcune delle inesattezze riportate dall’Assessore Bertucci in un recente comunicato uscito sulla stampa locale. Nel settembre del 2001 l’Associazione Sesto Senso decise di riconsegnare le chiavi del Centro Giovani al Comune in quanto nell'ultimo anno di gestione, oltre che il mancato rinnovo della convenzione che faceva presagire una certa sfiducia nei nostri confronti, non era riuscita ad avere nessuna forma di dialogo costruttivo con gli amministratori per quanto riguarda la programmazione e realizzazione delle numerose attività proposte. A ciò si è aggiunto il mancato completamento dei lavori ai Forni di S.Francesco quali l’insonorizzazione, l’ aerazione ed il riscaldamento dei locali e l’acquisto della strumentazione musicale ed informatica, promessi ripetutamente per ben due anni e che, a quanto ci risulta, ancora oggi non sono stati realizzati, continuando così a proporre per i giovani un “contenitore vuoto”. A questa situazione di difficoltà di conduzione e di inesistenti rapporti con gli amministratori, si aggiunsero le proposte di alcuni giovani che intendevano intraprendere una gestione diversa da quella che Sesto Senso aveva condotto fino a quel momento e ai quali si rispose che il Centro Giovani era un luogo pubblico vincolato da necessari regolamenti, oltre che da rapporti istituzionali; demandammo conseguentemente la questione e le domande di questi ragazzi al Comune di Portoferraio, ribadendo che esso era l’unico ente preposto per discutere e trattare in merito all’uso degli spazi e la loro gestione. Sesto Senso si è questo punto fermata, proponendo la strada del bando pubblico per un concorso di idee da parte di tutto il territorio e ha lasciato il tempo all'Amministrazione di decidere riguardo l’indirizzo da intraprendere. La restituzione delle chiavi non era quindi da intendersi come forma di chiusura rispetto ad altri giovani, bensì alla necessità di fare chiarezza rispetto alla reale volontà dell'Amministrazione riguardo la realizzazione di un progetto per i giovani, esprimendosi in merito alla volontà di far gestire ai ragazzi in modo autonomo gli spazi e alla loro capacità di autodeterminazione. Ad oggi, dopo un anno e mezzo dalla chiusura, e nonostante il “ lungo lavoro” dell'Assessore, non c’è più traccia dell'Informagiovani ed il Centro resta operante a sprazzi e ne viene fatto un utilizzo sia personale che discrezionale e, sopratutto senza un vero e proprio progetto di base conosciuto dalla cittadinanza. In merito alla progettualità riteniamo doveroso ricordare e sottolineare che nel corso di un Consiglio comunale dell’ottobre 2001 il Sindaco espresse la volontà di trasferire entro la fine dello stesso anno l’Informagiovani presso la Biscotteria e di spostare ai Forni di san Francesco tutte le associazioni fino ad allora ospitate presso la sede dell'ex ITC, comprese le associazioni che nulla avevano a che fare con i giovani. Questa decisione, a nostro avviso, snaturava completamente le finalità e gli obiettivi del Progetto Giovani nei quali noi ancora crediamo. Questi sono i motivi reali per cui l’Associazione Sesto Senso ha deciso di lasciare il Centro Giovani, convinti che solo un gesto eclatante potesse riportare l'attenzione sulle scelte fatte da questa amministrazione riguardo alle politiche per i giovani; abbiamo voluto evitare di contribuire alla radicale trasformazione di un progetto serio in un qualcosa di ancora oggi non chiaro, che ha soltanto lo scopo di eliminare i giovani e le loro rumorose richieste, relegandoli al ruolo di custodi degli spazi, per mantenere l'illusione che il Centro Giovani c'è..


studenti corteo giovani

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