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Grecalata, ed il porto del Giglio va in tilt

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 17 novembre 2004

Ha soffiato in modo eccezionale per tutta la notte di sabato e domenica e questa volta ha lasciato il segno. Stiamo parlando del forte vento di grecale che entrando direttamente nel porto di Isola del Giglio ha mietuto le sue vittime: nove barche affondate; abbattimento della struttura adiacente la vecchia Torre Medicea; lesioni al molo di levante; sradicamento dell’impianto antincendio e idrico a servizio dei pontili galleggianti; danni vari di più modesta entità alle altre imbarcazioni provocati dal moto ondoso in aumento all’interno del bacino portuale. “E’ stata una delle mareggiate più forti registrate all’Isola del Giglio nel corso degli ultimi venti anni – ci ha dichiarato il Capitano Roberto Galli Comandante della Polizia Municipale e Responsabile della Protezione Civile – e nulla abbiamo potuto contro la furia degli agenti atmosferici. Dentro il porto entrava l’onda viva e nonostante la catenaria abbia retto le cime di ormeggio di alcune imbarcazioni sono state letteralmente strappate dal fortissimo vento e dalla massa d’acqua incontenibile. Eravamo stati allertati dalla Protezione Civile Provinciale ma anche se l’impegno degli addetti agli ormeggi comunali e dei volontari è stato encomiabile nulla si è potuto contro la forza inarrestabile della natura. La stima dei danni è stata calcolata in circa 300.000,00 Euro tra privato e pubblico”. Il forte vento di grecale ha riproposto uno dei tantissimi problemi che affliggono l’isola ed in particolare la messa in sicurezza del porto. Nonostante siano stati consegnati i lavori alla Soc. Sales per l’allungamento di un tratto del molo di levante che dovrebbe riparare dal grecale e dalla tramontana ancora non si è mosso un sasso e i gigliesi, tutte le volte, rischiano danni gravissimi alle proprie imbarcazioni. Tra la vecchia e la nuova Amministrazione Comunale è scoppiata la polemica sulle responsabilità oggettive dell’intervento anche se il Genio Civile Opere Marittime di Roma, in una nota esplicativa, ha reso edotti sulla situazione dei lavori. Praticamente manca l’autorizzazione alla immersione in mare di inerti e manufatti richiesta alla Provincia di Grosseto soltanto in data 28 aprile 2004 e l’autorizzazione per la valutazione di impatto ambientale da parte della Regione Toscana per svolgere, come richiesto dal Ministero dell’Ambiente in data 25.06.2004, la procedura di “valutazione di incidenza per gli adeguati interventi di mitigazione”. A questo punto la domanda sorge spontanea: perché si fece credere alla popolazione gigliese che i lavori sarebbero iniziati quando mancavano ancora alcune determinanti autorizzazioni? Di questo si parla sulla banchina rimanendo l’amara conclusione che il porto non è in sicurezza ed a pagare è sempre il povero cittadino in questo caso isolano!


giglio mare mosso panorama

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