Una piccola ma agguerritissima azienda elbana si è guadagnata un lungo articolo sul Sole 24ore per la sua attività nel settore della microscopia ad alta risoluzione. Si tratta della marcianese Elba Tech srl che quest’anno dovrebbe raggiungere un fatturato di poco inferiore al mezzo milione di euro avendo prodotto 12 microscopi elettronici che hanno preso la strada di altrettanti laboratori di ricerca, verso officine della conoscenza sparse per tutto il mondo, visto che i gioielli tecnologici “made in Elba” sono sbarcati perfino in Australia, e che il 70% della produzione va sul mercato estero. Ed il lavoro dei quattro soci della Elba Tech (che hanno altrettanti collaboratori) si deve considerare sostanzialmente artigianale. L’articolo riporta infatti una dichiarazione della presidente Manuela Adami che afferma: “Ci siamo specializzati su una fascia di prezzo medio-bassa, puntando a rendere disponibile questa tecnologia anche per laboratori non eccessivamente ricchi. Non si tratta di attrezzature prodotte in serie, ed ogni volta impieghiamo dalle 4 alle 6 settimane per l’ingegnerizzazione. Ci occupiamo di elettronica e software applicati proponendoci come artigiani con alle spalle una solida esperienza nel mondo della ricerca, che ci permette di rispondere al meglio alle richieste dei committenti “. Ed in un altro passaggio l’Adami spiega il prodotto commercializzato, lo Sp-Magic uno strumento per l’indagine microscopica delle superfici, impiegato nella ricerca scientifica, tecnologica e nell’industria dei semiconduttori. “La nostra forza – dice la Presidente – è riuscire a coniugare tecnologia e flessibilità. Ciò rende possibile ottimizzare il prodotto alle specifiche del cliente e permette di spuntarla anche su grandi aziende”.
microscopio elettronico