Avevamo pensato, che dopo tanti tentativi da noi messi in atto per spiegare a Rinascita Riese che la politica è una cosa e la maldicenza un’altra, un chiarimento, fatto con l’aiuto di uno studio legale, in termini riservati, sulla correttezza e sul rispetto delle diverse posizioni, potesse giovare al confronto anche polemico tra due liste che durante la passata campagna elettorale si sono contrapposte. Non è stato così, il dott. Burelli ed il suo gruppo di minoranza rispondono: “Che cosa questo possa significare nella vita amministrativa di tutti i giorni non riusciamo proprio a capirlo”. La diffida dello studio legale ancorché riservata era molto chiara ed esplicita. Crediamo che al di là del buon gusto, di rendere pubblico un atto riservato, la diffida qualche risultato lo ha già ottenuto. Infatti, nell’ultimo notiziario di Rinascita Riese mentre sono scomparse tutte le pesanti allusioni e si cerca di vestire l’abito delle vittime, evitando di rispondere nel merito a qualsiasi questione contestata dalla diffida. E’ chiaro che ogni consigliere non solo di opposizione ma anche di maggioranza ha il diritto di chiedere copie di documenti, di rivolgere interrogazioni, di esprimere contrarietà ad azioni ritenute non condivisibili, né abbiamo alcun interesse ad avere una minoranza “quasi appiattita” sulle scelte della maggioranza. Voi lo fate in modo palesemente ostruzionistico. Tuttavia non è questo che c’interessa, non è questo che la diffida contesta. La minoranza deve essere come vuole, non come la vogliamo noi, anzi più si notano le differenze di contenuti, di programmi, di azioni, di stile, meglio è, perché questo consente ai cittadini di poter scegliere con maggiore consapevolezza. Quello che abbiamo contestato è di fare dell’insinuazione elemento distintivo di un’azione che non ha niente di politico che alimenta la cultura del sospetto, lanciando il sasso e ritirando la mano. Non contestiamo i “frammenti di frase” ma le affermazioni: “Accozzaglia di persone che fanno della politica e del relativo stipendio l’obiettivo principale”, “i fatti e i misfatti di personaggi politici e amministratori clientelari” ed ancora “i miseri interessi di bottega”. Non solo contestriamo quindi affermazioni palesemente false ma anche, il lasciarle nel vago, per insinuare il dubbio, il sospetto, senza mai dire chi sono queste persone, quali sono questi fatti e misfatti, quali i miseri interessi di bottega ed a favore di chi. Vi accusiamo di essere reticenti e di fare dell’intollerabile maldicenza dannosa per il Paese. Questo è il comportamento che fino ad oggi ha caratterizzato Rinascita Riese trovando sostegno nella destra più agitata. La diffida voleva essere un contributo riservato, non strumentale per riportare il dibattito su un terreno di correttezza e di rispetto delle diverse posizioni senza togliere nulla alla corretta polemica politica ed alle differenze. Rispondete che il vostro compito è quello di: “colpire puntualmente laddove vediamo qualcosa che riteniamo sbagliato: siamo in comune per questo.” Quest’affermazione è un atto di onestà che dobbiamo riconoscervi non abbiamo mai avuto dubbi che eravate in comune per colpire. Fortunatamente la cittadinanza di Rio nell’Elba si è espressa chiaramente con le elezioni comunali del 12 e 13 giugno eleggendo Catalina Schezzini quale Sindaco di Rio nell’Elba e il dott. Burelli capo dell’opposizione. A distanza di cinque mesi, caratterizzati da un confronto serrato sulla complessità dei problemi dell’Isola d’Elba, aggravati dall’eredità lasciata dal centrodestra e dalle politiche finanziarie del Governo Berlusconi, dobbiamo rilevare, che mentre Catalina con la sua giunta esprimono il meglio tra gli Amministratori Elbani per risolvere questi problemi, il dott. Burelli non è andato oltre il desiderio di colpire e l’essere portavoce di un fantomatico e reticente comitato di Rinascita Riese, assente da qualsiasi confronto pubblico e di nessuna utilità nel dibattito politico che caratterizza questa delicata fase della nostra Isola. Ci pare che anche con il voto contrario nel Consiglio Comunale del 30 ottobre 2004 sulla mozione per il superamento del commissariamento del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, richiesto a gran voce, da tutto il centro sinistra non solo all’Isola d’Elba, Rinascita Riese, abbia dimostrato, al di la di ogni chiacchiera, quale sia la collocazione politica di questo sparuto gruppo di persone che non rappresentano più neanche se stesse. Ovviamente non la minaccia, ma la promessa di adire le vie legali qualora si continui ad insinuare comportamenti illegittimi sarà intrapresa senza ulteriori avvisi. Resta intera tutta la nostra disponibilità ad un confronto serio, che marchi le differenze tra i diversi soggetti politici ma che sia capace di trovare anche punti di convergenza laddove ve ne siano le condizioni. In sostanza noi siamo in Comune per dialogare e per amministrare al meglio delle nostre possibilità, non per colpire, crediamo che sia proprio questa differenza a rendere difficile il confronto. Gruppo Rio Democratico Ci scusiamo con i nostri lettori se il pezzo sopra pubblicato è in effetti una replica ad un documento di Rinascita Riese che non è apparso su questo giornale. Vogliamo sperare, tenuto conto che abbiamo sempre pubblicato puntualmente ed integralmente ogni documento della minoranza riese, che ciò sia stato determinato da un disguido La Redazione
rio elba