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Un'Autorità per il Centro-Sinistra portoferraiese

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 26 marzo 2003

A Portoferraio ci sono 25 anime belle che si sono spesso mobilitate sul tema della partecipazione dei singoli e semplici cittadini alle scelte amministrative. Un fatto che considerano essenziale per il buon governo prossimo venturo della città. A Portoferraio ci sono 25 altre anime belle che da qualche tempo hanno preso a riunirsi per studiare gli aspetti della vita amministrativa, lo stanno facendo in maniera egregia perché considerano essenziale un programma supportato da conoscenze ed indicazioni reali per un buon governo della città A Portoferraio ci sono ancora altre 25 anime belle, che costituiscono la totale massa di manovra pensante delle forze politiche tradizionali, che ritengono i partiti strumenti di democrazia, con il compito di saldare la storia politica all’azione dei nuovi soggetti che si muovono sullo scenario cittadino, e pensano che la composizione “politica” sia essenziale per produrre una credibile proposta di governo della città. Hanno ragione tutti e 75. C’è però un piccolo problema: che tutti e 75 credono che la loro “ragione” sia più ragione di quella degli altri. E se n’è pure un altro di minimo problema, che forse qualcuno sottovaluta: atteso che ci vogliano 4.000 voti per dare alla città di Portoferraio una guida progressista, occorrerà che a quello degli splendidi 75 si sommi il voto di appena altri 3925 portoferraiesi, anzi 3924 perché il nostro dovrebbe essere sicuro (a meno che si faccia una proposta di Lista e Giunta ancora più oscena dell’ultima, cosa che ci pare improbabile). Qui termina la prima parte della nostra (un po’ brutale) analisi esterna sulle potenzialità della vasta area del centrosinistra a Portoferraio, ed abbiamo anche un timore aggiuntivo: che senza un processo di amalgama delle ragioni, parallelo ad una rinuncia alla primazia delle proprie ragioni, da parte di tutti, le divisioni si approfondiranno e complicheranno, allorquando si inizierà (diciamo con la prossima rinfrescata) a parlare di nomi, di interpreti, di candidature. Nel frattempo anche se (come spesso accade) il centrosinistra affermasse: “Stabiliamo il programma di governo e accantoniamo la scelta delle candidature”. c’è da star tranquilli che il lavorio sotterraneo per il trionfo di questo o quel cavallo continuerebbe ininterrotto. Ci permettiamo da umili cronisti (con qualche conoscenza ed esperienza in materia) di dare al centrosinistra un suggerimento operativo: Quello di dotarsi di una Autority. Cerchiamo di spiegarci: tutte le componenti, tutte le forze del cambiamento a nostro parere dovrebbero individuare una persona dotata dell’autorità morale, della capacità politica e della necessaria tolleranza per fungere da rappresentante della voglia di costruire (non di quella di primeggiare), di tutti. Va da sé che la persona dovrebbe essere scelta tra gli assolutamente indisponibili a guidare Portoferraio in qualità di sindaco. Per farla più completa il nostro potrebbe essere affiancato da un ufficio di garanti (2 al massimo 4 persone) con le stesse caratteristiche. Si costituirebbe così un organismo snello, capace di raccogliere le indicazioni programmatiche suggerite da gruppi organizzati e singoli cittadini, di affiancare i soggetti costituiti nella stesura delle linee di programma, di gestire con autonomia di giudizio, ma tenendo conto delle indicazioni provenienti dal variegato mondo del centrosinistra e dalla società civile, la fase della individuazione degli interpreti migliori di quel programma, le nuove candidature per il Sindaco, e forse anche della giunta e del consiglio comunale. L’Autorità dovrebbe a nostro avviso passare la mano al Candidato Sindaco una volta individuato, per la gestione della campagna elettorale, ma dovrebbe restare attiva come strumento senza poteri coercitivi (peraltro illegali) ma politici, nel controllo dell’applicazione del programma di governo, in rappresentanza dei cittadini che avessero concorso a farlo, ciò ovviamente nel caso di successo della lista promossa, o sciogliersi in caso di insuccesso. Non sappiamo quanto favore (pensiamo non molto) raccoglierà questa proposta, ma siamo sicuri di aver ipotizzato un quadro in cui per chi fa informazione come noi sarebbe più semplice lavorare, perché si andrebbe ad una maggiore trasparenza del processo di individuazione dei punti di programma di governo e del nuovo primo cittadino. E la trasparenza non è da sola democrazia, ma ne costituisce parte irrinunciabile.


stella forte 7

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portoferraio panorama da s giovanni

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