Anche se la Regione è ancora in attesa di esaminare la proposta ministeriale, attesa ormai da settembre, sta proseguendo l’iter per la formale istituzione delle prime due aree protette marine che interessano la Toscana, la prima corrispondente alle Secche della Meloria, la seconda ad aree ancora da individuare nell’Arcipelago Toscano. E’ quanto rende noto l’assessore all’ambiente Tommaso Franci, segnalando anche il lavoro su una terza area, quella prospiciente ai Monti dell’Uccellina, alle Formiche di Grosseto e alla foce dell’Ombrone, la cui istituzione avverrà comunque in una fase successiva. “E’ il risultato di una prima attivazione del programma nazionale delle aree marine protette, ma anche di un forte impegno della Regione Toscana, in collaborazione con il parco nazionale dell’Arcipelago e con i due parchi regionali della Maremma e di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli – spiega Franci – La Regione infatti attribuisce grande importanza alla definitiva e formale istituzione di queste aree protette. Si tratta di un passaggio di grande importanza a fini della protezione, del mantenimento, dell’incremento dei valori biologici ed ecologici marini, nonché della promozione dell’uso sostenibile delle risorse, a partire da un turismo compatibile con l’ambiente”. A livello nazionale, ricordiamo, la tutela dell’ambiente marino e costiero è disciplinata dalla legge 979/1982 (“Disposizioni per la difesa del mare”), che prevede sia l’attivazione di sistemi di monitoraggio delle acque costiere sia la necessità di salvaguardare aree di particolare valore. Grazie a questa normativa sono state individuate 20 aree di particolare pregio naturalistico. Per la Toscana si tratta appunto delle Secche della Meloria, antistanti il litorale livornese e pisano, e dell’Arcipelago toscano. Successivamente anche la legge quadro nazionale sulle aree protette, la 394/1991, ha permesso di rilanciare la politica della aree marine protette, con l’individuazione di altre 29 aree. E’ in questo elenco che è stata formulata la proposta relativa alle zona a mare antistanti il parco regionale della Maremma. “Le aree marine protette costituiscono una novità assoluta per la Regione Toscana, che finora non ne aveva nemmeno una – spiega ancora l’assessore – E’ una sfida importante che dovremo vincere attraverso il loro effettivo inserimento nel sistema regionale delle aree protette, con tutte le necessarie forme di integrazione tra terra e mare”. Le aree potranno beneficiare di finanziamenti statali e di un cofinanziamento regionale nella misura del 15 per cento dei costi degli interventi. Senza le risorse regionali, il primo programma di investimenti prevede l’assegnazione di un milione e 150 mila euro per l’Arcipelago e di 340 mila euro per le Secche della Meloria.
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