Cari amici di Legambiente Arcipelago Toscano, buongiorno! Anche noi ci siamo risvegliati presto e con una telefonata che ci ha avvertito delle Vs. precedenti lettere inviate al quotidiano ElbaReport e trasmesse sulla rete di TeleTirreno Elba e per le quali ci sentiamo particolarmente interressati. Perdonateci se nel tempo trascorso al sodo lavoro, nella "foga di far magicamente scomparire quei carichi di rifiuti" lavorando peraltro anche "uno spazio di Week-End", non abbiamo avuto modo di leggere in contemporanea le Vs. pubblicazioni. Ne abbiamo preso visione oggi e perplessi le leggiamo con tanti punti di domanda ?? Vorremmo chiarire, tramite questa pubblicazione (e speriamo sia esauriente) cosa sta accadendo di "stranamente particolare " alla Loc. La Chiusa. Da qualche anno ci sono in essere i cantieri, con tanto di regolari Concessioni Edilizie, per la realizzazione di n° 7 unità abitative. Cantieri edili, quindi, che nulla devono nascondere se non "in bella vista" i materiali residui quali, pancali di legno, ferro, tubi in pvc, e quant'altro possa servire alla costruzione di nuove case, oltre che alla pulizia del terreno, (compresa quella dei boschetti circostanti i fabbricati al grezzo). Ma una cosa appare veramente strana…. Nel guardare attentamente le foto: esse sono state scattate sempre da un solo ed unico lato del cantiere (forse da un "vicino confinante??" o da qualcuno che non trova altre strade per accedervi di nascosto... e non dal cancello principale ed in pieno giorno??!!). Non volendo occupare troppo spazio al quotidiano di Elbareport ed alla emittente TeleElba certi, che sono già abbastanza occupati in questo frangente a pubblicare notizie più seriose, iranquillizzatevi che non siamo "quelli con gli scheletri nell'Armadio" e con la pubblicazione della presente, in risposta ai Vs.articoli alquanto irreali, facciamo un chiaro appello ed un invito di venirci a visitare quando meglio Vi accomoda. Questo pubblico invito non è diretto solo a Voi ma aperto, come da tempo oramai, a coloro che rappresentano gli Organi di Autorità. Saremo ben lieti di rincontrarli. A tal fine potrete contattarci al n° telefonico 0565 - 939380 in orario di ufficio. Una domanda nel leggere il tutto, ci nasce spontanea: Quando mai si sono verificati tanti sopralluoghi in Loc. La Chiusa?! E perché "si parla a vanvera…" di una simulata dicarica anziché di normali cantieri edili, di lignite bruciata invece che di pancali di legno (ma poi per "la lignite" .. Cosa intendete ??) Nel cercare di spremerci al meglio le meningi Vi chiediamo se: *Per le abitazioni esistenti da anni in Loc. La Chiusa, esiste una regolare rete fognaria? (Sappiamo bene che le infiltrazioni dei liquami a perdere inquinano i pozzi e le cisterne site più a valle, che forniscono acqua potabile ai 2 paesi circostanti e che non risultano essere state viste transitare delle autobotti autorizzate allo spurgo di eventuali cisterne casalinghe a tenuta). * esiste un regolamento speciale per poter tenere in comodo giardino animali quali cavalli e/o altri animali o, anche questi, devono essere sottoposti a periodici controlli delle U.S.L.)? * esiste un' autorizzazione speciale per l'installazione di un capannone strano all' interno di un giardino (forse per ricovero bestiame, cinghiali o altro? ) * le recinzioni adiacenti alle strade vicinali, devono essere realizzate in conformità di standard di completa sicurezza oppurre possono essere realizzate anche con lungherine di ferro arrugginite ed appuntite? (ma se camminando lungo il bordo strada qualcuno scivolasse?) (...............) I proprietari e le imprese di costruzione Nota della Redazione: Come costume di questo giornale abbiamo volentieri pubblicato le argomentazioni dei proprietari e delle imprese sulla vicenda della Chiusa, ma al contrario di quanto di solito facciamo abbiamo operato un taglio della parte finale. La ragione è semplice: qualsiasi siano le ragioni addotte dai proprietari nei confronti di quanto loro contestato da Legambiente noi le riteniamo legittime e degne di essere riportate. Legittimo (ed anzi utile) è anche che gli scriventi segnalino che in zona ci sono altre insidie o si verifichino presunte inosservanze su aree non di loro competenza. Quello che non crediamo debba interessare i lettori è l'ultima parte della missiva, in cui ci si riferisce direttamente ad una singola persona ritenuta responsabile della segnalazione (peraltro senza nominarla) scadendo in una sorta di bega tra confinanti che non ha oggettiva valenza pubblica.
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