Torna indietro

Danilo Alessi vent'anni dopo, per una Comunità Montana utile e nuova

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 06 ottobre 2004

Danilo Alessi guarda spesso l’orologio, indossa una giacca elegante, ma in testa ha le maniche di camicia arrotolate, sono passate 15 ore dalla sua elezione, tra poco c’è l’attribuzione delle deleghe, beve il caffè e riparte. Ha risposto pazientemente all’intervista tra una vongola e l’altra, ha messo zelo certosino nel vuotare i gusci e nel discutere di servizi associati. Parla di Comunità Montana come una cosa seria, illustra le potenzialità insospettate che l’Ente può avere, elenca le possibilità di ottimizzazione e di risparmio per il territorio, sembra dare un senso a quello che finora pareva un reperto archeologico senza collocazione. Danilo Alessi dice di “ritornare sul luogo del delitto” dopo 20 anni per spirito di servizio, perché l’ampio consenso elettorale lo ha spinto ad assumersi questa responsabilità. Si sente a capo di una Giunta di centrosinistra? “Certo – risponde – lo riconosce anche il centrodestra che ha votato contro. Siamo un Giunta di centrosinistra che vuole rappresentare però tutti i comuni elbani.” Già, i tanti comuni elbani… “Coinvolgendo la Regione – anticipa il neo presidente – faremo uno studio per capire, al di là delle enunciazioni di principio, quali potrebbero essere in concreto i vantaggi e gli svantaggi di un Comune Unico. Finora ci siamo limitati a farci piacere l’idea, ma nessuno sa con precisione quali possono essere le reali conseguenze della semplificazione. Questo studio dovrà fornirci dati certi.” Il primo passo dell’Ente sarà gestire il delicato passaggio dei servizi idrici all’ASA. Il compito è affidato a Maria Grazia Mazzei assessore al Bilancio, nonché figura simbolo del processo di moralizzazione dell’ex carrozzone. Il secondo sarà la verifica delle scadenze dei finanziamenti per cercare di acquisire più risorse possibili, dopodiché la CM dovrà porsi come uno strumento di coordinamento del territorio. “Non un supercomune – precisa Alessi – ma un ente al servizio dei comuni.” “Le gestioni associate - prosegue - daranno la possibilità non solo di risparmiare ma anche di consentire ai piccoli comuni di poter usufruire di alcuni servizi che da soli non potrebbero ottenere” C’è poi la questione del Piano Strutturale Unico, anche in questo caso la CM svolgerà il suo ruolo di armonizzazione delle politiche urbanistiche. Sarà avviata anche una analisi della crisi turistica avvertita con molta preoccupazione nella scorsa estate: “Se è confermato il dato del 20 – 25% - commenta Alessi - la situazione è molto grave”. Come si comporterà la CM nei confronti dell’intramontabile Commissario del Parco Nazionale? “Agiremo su due binari. Da una parte ci impegneremo per chiedere una sua sostituzione (Fabio Mussi è arrivato alla terza interpellanza), dall’altra valuteremo attentamente la bozza del Piano e formuleremo le nostre osservazioni.” Come sarà la Comunità Montana vent’anni dopo, in che cosa sarà diverso l’Alessi Bis? “La CM deve svolgere né più né meno il suo ruolo. Vent’anni fa si parlava dell' abolizione delle Province, ci rimproveravano di volere essere un supercomune, con anche i poteri della Provincia, sfornavamo progetti a raffica su tutto. Adesso sarà un ente che servirà da stimolo ai comuni e sarà il soggetto delle politiche integrate sul territorio”.


Alessi al lavoro

Alessi al lavoro