E’ occasione di inaugurare un metodo di governo l’avvio del rapporto – per ora parziale - tra comune di Portoferraio, associazioni di categoria e sindacati, istauratosi in fase di approvazione del bilancio preventivo per il 2003. E’ una novità positiva, intanto, la riduzione di ICI e TARSU (in ipotesi determinate) per le imprese, concordata dalle categorie con la giunta. Ci attendiamo ora di discutere e decidere insieme priorità, strumenti tariffari, gestione dei servizi: conviene a tutti quando si tratta di utilizzare le risorse limitate degli enti locali nella maniera più efficiente ed efficace possibile. E’ il nostro obiettivo soprattutto oggi che la legge finanziaria ci consegna non solo una accelerazione della caduta dei trasferimenti, ma anche una riduzione della discrezionalità della destinazione delle risorse. Sono due fattori che, rendendo più difficoltosa la quadratura dei bilanci in un contesto di crescenti aspettative di cittadini e imprese nei confronti delle amministrazioni locali, chiamano tutti ad un impegno di trasparenza maggiore. Per questo è utile che questo rapporto si radichi e si estenda, da qui a venire, alla generale impostazione delle linee strategiche di bilancio che non possono prescindere dall’individuazione del livello dei servizi e degli investimenti. Ci si attende che anche tutti gli altri comuni isolani adottino iniziative analoghe, in modo che possa emergere una vera e propria politica comprensoriale di sostegno allo sviluppo in grado di configurarsi, tra l’altro, anche come vera e propria scelta di attrazione di imprenditorialità nuova. Sembrano maturi i tempi perché i comuni dell’arcipelago si dotino di strumenti per fare scelte concordate sulle linee dei bilanci preventivi. Dallo stesso recente incontro con le giunte di Provincia e Regione è emerso, peraltro, l’invito pressante a fare sistema. L’esempio della Val di Cornia, dove funziona un apposito tavolo di concertazione cui partecipano sindaci e rappresentanti delle imprese e dei sindacati, potrebbe essere preso in considerazione. Se la promessa di mantenimento del livello dei servizi alle persone insieme alle citate nuove ipotesi di detrazione fiscale può – nella situazione data – rendere accettabili gli incrementi tariffari prospettati dall’amministrazione portoferraiese, ciò non significa che non servano ulteriori elementi di chiarezza. Innanzitutto, deve essere precisata meglio la priorità degli investimenti e la connessa capacità del comune di Portoferraio di attivare le risorse necessarie. Immediatamente dopo, visti i costi elevati connessi al ciclo della nettezza urbana, ci si attende che si apra un tavolo di discussione sul ruolo comprensoriale di ESA e su una pianificazione finanziaria ed industriale in grado di rendere meno traumatico il passaggio futuro della Tarsu da tassa a tariffa. Ci si attende, inoltre, che venga posto immediato rimedio alla situazione di perdita della società Cosimo dei Medici, magari selezionando la gamma dei servizi offerti in modo, peraltro, da lasciare spazi a possibili iniziative imprenditoriali private. Si deve esprimere completa contrarietà alla previsione di ipotesi di condono che, se servono a fare cassa (quanto poi?), producono una inaccettabile equiparazione dei cittadini che non hanno osservato le leggi con quelli che le hanno rispettate.
sanna