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Il Parco con il suo piano vuole normare anche le zone che non gli competono

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 16 settembre 2004

E’ stato finalmente varato il Piano del Parco, con grande entusiasmo di albergatori e campeggiatori, convinti come sono che finalmente l’Isola ha uno strumento urbanistico statale capace di pianificare il territorio di tutti i comuni elbani al quale per legge essi debbono fare riferimento. Da una prima lettura si capisce dunque il senso di quanto aveva anticipato l’assessore regionale Conti durante la Festa dell’Unità alle Ghiaie: allineare tutti gli strumenti urbanistici ad un piano strutturale unico per l’Isola d’Elba. Noi che viviamo il quotidiano, che in quest’Isola in qualche modo operiamo, che conosciamo profondamente la realtà elbana, sappiamo quanto è difficile se non utopistico fare un’unica squadra di calcio per tutta l’Elba, figuriamoci un piano strutturale unico! Vuol dire ingessare il territorio per almeno altri dieci anni, alla barba delle promesse elettorali che sia a destra che a manca si sono sprecate a favore delle prime case! Il Parco addirittura fa di più, non contento dei perimetri in cui può dettare legge, si estende anche alle zone contigue ammonendo il legislatore che il Piano del Parco ha prevalenza su tutti gli strumenti urbanistici e che quindi la politica territoriale è appannaggio dell’Ente Parco. Ma l’urbanistica non è materia regionale? Come è possibile normare le zone che sono poste al di fuori del Parco? Da un lato lo Stato nelle materie concorrenti (e l’urbanistica è materia concorrente, art. 117 della costituzione titolo V) affida il compito della pianificazione alle Regioni(vedere le diatribe in merito al condono edilizio) dall’altro tramite il Parco si riappropria della materia, inibendo qualsivoglia sforzo in merito da parte di chi vuol veramente pianificare. Il Parco, quello calato dall’alto e che doveva far decollare l’Arcipelago Toscano, invece persegue la politica della conservazione, quasi fosse un museo all’aperto, scordandosi che una delle caratteristiche che per legge gli viene affidato è quella della promozione, dello sviluppo possibile in zone scarsamente antropizzate, di valorizzazione e potenziamento dei servizi esistenti e della fruibilità nel rispetto della natura. Il termine per le presentazioni delle osservazioni è scaduto il 10.09.2004, la comunità del Parco si attivi affinché detto piano sia adeguatamente illustrato e condiviso e si opponga ad operazioni di parte e faziose senza tralasciare alcun particolare, perché ne va del nostro futuro e del lavoro di tanti professionisti che operano sull’Elba.


Parco porta ingresso

Parco porta ingresso