Caro Sergio, causa un simpatico virus informatico che mi ha bloccato il computer, leggo solo oggi una lettera pubblicata l'11 settembre ed inviata da un Signore che dice che LEGAMBIENTE si sarebbe tardivamente preoccupata di Pianosa. Non so da quale frigo sia stato scongelato lo scrivente, ma l'intervento del nostro Presidente Nazionale Roberto della Seta, viene da molto lontano: qualche decina di interventi, comunicati, proposte, campi di lavoro, iniziative, blitz di Goletta Verde su Pianosa, evidentemente la lunga disattenzione ha giocato un brutto scherzo al nostro ormai affezionato critico ed esegeta. Ma anche ignorando tutto questo, bastava avere la grazia e l'attenzione di leggere la lettera di Della Seta per capire che le critiche rivolteci sono inconsistentemente pretestuose. Con la lettera ai ministri dell'Ambiente e della Giustizia e a numerosi politici e amministratori locali (che si può leggere integralmente su www.lanuovaecologia.it e su www.legambiente.com), LEGAMBIENTE chiede ragione di una serie di notizie su un progetto che dovrebbe determinare un incremento dei detenuti a Pianosa, un pericolo che denunciamo da qualche mese. E lo facciamo anche perchè Pianosa non ci è stata donata da qualche Ministero, come crede il nostro tardivo critico, ma ci è stata affidata da un voto del Parlamento Italiano che ha chiuso il Carcere e consegnato l'isola al Parco Nazionale, così come ha fatto un successivo Decreto Ministeriale con il mare intorno all'isola. Lo facciamo perchè siamo informati e ci informiamo prima di parlare, perchè conosciamo, e ci siamo presi la briga e la fatica di leggerli, studi, progetti e protocolli d'intesa - che evidentemente chi ci crede di sbertucciarci non conosce - e che noi vorremmo fossero attuati, magari anche attraverso una presenza limitata e discreta di detenuti in semilibertà che non abbiamo mai avversato. Lo facciamo perchè se a Pianosa ritornassero 100/150 detenuti (come qualcuno ipotizza e spera) tutti i progetti, i piani e le aspettative che il nostro critico ignora, andrebbero a farsi fottere. Su Pianosa noi non scherziamo, non giochiamo e non facciamo polemiche sterili: vogliamo risposte certe basate su leggi, decreti, studi, progetti e protocolli d'intesa che già ci sono, e le vogliamo soprattutto da chi è chiamato a proteggere e valorizzare un'isola che è stata segregata dal carcere e riaperta dal Parco.
pianosa3