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Controcopertina: «Cinquant’anni di storia a Seccheto Elba, 1946-1996» di Stoico Bonini

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 25 agosto 2004

SECCHETO (Campo nell’Elba) – Un viaggio durato cinquant’anni. Scogliere, baie, scorci. E personaggi, indimenticabili. Fotografie in bianco e nero, schizzi, ritratti. Ma un solo protagonista: Seccheto. Anzi, no. I protagonisti a ben guardare sono due: Seccheto e l’affetto con cui Stoico Bonini ha disegnato «un angolo di paradiso», un luogo appartato in cui rifugiarsi, lontano dai clamori, da un lato il mare, alle spalle le «cote» di Valle buia. Un libro, «Cinquant’anni di storia a Seccheto Elba, 1946-1996» ne racchiude la tradizione, le curiosità, gli aneddoti. Ne ripercorre la storia, millenaria. Testimonia di quel granito che si ritrova persino nelle colonne del Duomo di Pisa. Con uno stile antico, semplice ma quanto mai affascinante, Stoico racconta. Raccontare, del resto, era il suo forte. Lentamente, le parole soppesate, quasi a stridere con quella lucentezza che il suo sguardo offriva all’indirizzo del proprio interlocutore, Stoico ricostruisce una tela di immagini, fotogrammi, affreschi. Il Caloncino, l’inaffondabile Titanic, l’orgogliosa barchetta sulla quale sfidava le onde, Ennio, l’amico Giorgio detto il «Nazareno», Beppino, Enrico da Livorno, il pescatore Giacomo. Ma anche luoghi. Oltre Seccheto, Fetovia, Cavoli, la «Calata» di Portoferraio, un nero di seppia sbiadito dal tempo. E poesie, con Seccheto a farla da padrone: «Un angolo tipico elbano impastato di pietra luminosa estratta da granito secolare». Un libro, edito da Giorgio Sivalli, un’antologia che raccoglie scritti, poesie e racconti del «Maestro Bonini», scomparso lo scorso 31 gennaio. Pittore, scultore, scrittore. Una personalità eclettica, versatile. Un pallino per l’arte, l’amore per l’insegnamento. Molti lo ricorderanno maestro alla scuola elementare del Grigolo, a Portoferraio. Ma anche a Cecina, dove insegnò sino alla pensione. Nella memoria l’esperienza della deportazione, il lager. Una parentesi che lo segnò profondamente e che trasfigurò, nel corso di una vita, nei volti del Cristo, emblema della sofferenza e dei soprusi sopportati. Oggi quel libro a rendergli omaggio. Gli ex alunni, gli amici ne possono richiedere una copia rivolgendosi al Bar Piccadilly, in Calata Italia a Portoferraio, al Minimarket di Masia Franco o al negozio alimentari «da Nino» di Adriano Catta a Seccheto.


seccheto panorama

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