E’ stata una manifestazione culturale ben riuscita da lato organizzativo e morale quella che si è svolta Domenica scorsa a Porto Azzurro nel tardo pomeriggio nella Via della Chiesa. Organizzata dalla Pubblica Assistenza Porto Azzurro è stato presentato il libro “ Dana, una figlia per un anno” di Fiamma Icardi, una storia realmente accaduta fra l’autrice stessa e una ragazza rumena ventenne, arrivata in Italia con tanti sacrifici per sperare di sconfiggere la grave leucemia dovuta al disastro nucleare di Cernobyl in Russia. Nella Piazzetta D’Alarcon nel centro del paese, gremita da oltre cento persone tutto si è svolto nel migliore dei modi per illustrare il libro di Fiamma Icardi realizzato a scopo di solidarietà e in questa occasione anche per il gemellaggio fra la Pubblica Assistenza di Porto Azzurro e la Pubblica Assistenza Croce Azzurra di Genova Borzoli di cui l’autrice è Socia. Il Presidente della Pubblica Assistenza Porto Azzurro Giovanni Aragona ha introdotto la manifestazione rilevando l’importanza del libro “Dana, una figlia per un anno” quale storia utile di riflessione per ognuno di noi, di dibattito nelle nostre famiglie ed espressione culturale di educazione alle varie problematiche della malattia. L’impegno come associazioni di Pubblica Assistenza di fare il possibile per diffondere una nuova coscienza per la donazione del midollo osseo, il traguardo ottimale per i malati leucemici. Numerosi i partecipanti alla manifestazione; il giornalista genovese Fabrizio Fazzari che ha introdotto la storia fra Dana e Fiamma che…”non è una scrittrice, ma una semplice mamma che si è presa a cuore questa meravigliosa ragazza ” e che ha voluto scriverla per tutti noi. L’autrice Fiamma Icardi ancora una volta nell’emozione, ha ricordato le principali fasi di questa esperienza umana, la figura di questa bellissima ragazza di venti anni con gli occhi verdi che in poco tempo si è fatta a Genova tanti amici grazie al suo carattere dolce, educato e rispettoso. Il libro, commenta Fiamma Icardi è stato scritto solo per beneficenza e dare possibilità alle associazioni di volontariato di autofinanziarsi per le loro attività sociali. Questo è stato richiesto da Dana prima della sua morte, invitando Fiamma a far si che la sua scomparsa divenisse una speranza per nuove iniziative in favore degli altri che soffrono. Il parroco di Porto Azzurro Don Gianni Buoncristiano che si è soffermato sulla figura cristiana di Dana e il rapporto di amore e di fiducia fra le due donne che nel libro viene evidenziato nel migliore dei modi, esaudendo da parte di Fiamma Icardi le volontà di Diana, attraverso le lunghe passeggiate sul litorale ligure e la volontà, purtroppo non realizzata, di poter venire un giorno all’Isola d’Elba, dove l’autrice del libro ha da una decina di anni, una casa estiva a Porto Azzurro. I rappresentanti della Pubblica Assistenza Croce Azzurra di Genova Borzoli con il loro Presidente Dr. Giuseppe Vittorio Scaliti hanno portato all’Elba l’immagine culturale di “Genova 2004” e sono rimasti soddisfatti per l’ospitalità ricevuta in questi giorni. “Siete in un paradiso terrestre…ha commentato il Presidente genovese Scaliti…”, e continueremo ancora questo tipo di collaborazione con l’associazione porto azzurrina. Elvio Cavaliere del comitato elbano “ Michele Cavaliere” per gli aiuti ai leucemici, nel raccontare la sua storia vissuta in famiglia, ha voluto evidenziare l’impegno sociale del comitato coordinato insieme alla moglie, in nome del figlio deceduto per questa malattia. “…dobbiamo convincerci di creare per questa malattia una nuova coscienza e saper affrontare le varie difficoltà che investono i malati. L’impegno delle associazioni è quello di dare aiuto, di creare opportunità e nuovi mezzi di ricerca al fine di raggiungere al più alto numero di donatori di midollo Osseo e quindi più possibilità che i malati di leucemia possono ricevere il trapianto, l’unico mezzo per sperare ad una guarigione.” Una testimonianza semplice di come è facile sottoporsi alla donazione del midollo osseo che può salvare veramente una vita, è venuta da Alessandra Cinganelli, la prima donatrice volontaria della Pubblica Assistenza Porto Azzurro che ha donato nel 1997 il midollo Osseo ad una bambina di 8 anni presso l’Ospedale di Careggi a Firenze. L’appello di Alessandra è stato rivolto soprattutto ai giovani affinché si facciano portatori di una nuova mentalità della donazione del sangue e del midollo osseo con cui si potrebbe far rivivere tante persone e tanti bambini. Interventi anche dei rappresentanti del Comune di Porto Azzurro il Dr. Silvano Giusti che ha sottolineato sempre l’impegno dell’amministrazione comunale ha realizzare queste iniziative tra cui anche gare veliche per disabili e soprattutto un trofeo biennale che verrà organizzato proprio il 18/19 Settembre prossimi per ricordare una caro amico del paese, morto proprio per questa grave malattia. Anche Luca Simoni in qualità di Presidente della Comunità Montana dell’Elba e Capraia ha voluto ringraziare le due associazioni organizzatrici della manifestazione e l’autrice Fiamma Icardi per questa occasione di dibattito sul tema delle problematiche della leucemia. Dobbiamo lavorare molto su questa strada e soprattutto sensibilizzare tante persone”…soprattutto anche noi politici”… che spesso non riusciamo a seguire e risolvere i vari aspetti del sociale e questo devo ringraziare la Pubblica Assistenza Porto Azzurro che ci sollecita e che invito ad andare avanti su questa strada…” La manifestazione si conclude con un applauso per tutti e un cockatil party messo a disposizione dal Conad di Porto Azzurro del Gruppo Nocentini e dalla Banca dell’Elba.
libro dana