Anche l'Architetto Sandra Maltinti, Capo dell'Ufficio Tecnico del Comune di Portoferraio arrestata il 1 Giugno con l'accusa di far parte di una associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, ha lasciato in serata di Mercoledì 11 Agosto il Carcere fiorentino di Sollicciano presso il quale era detenuta. Pure per l'ex potente signora dell'urbanistica portoferraiese il Giudice per le Indagini Preliminari Rinaldo Merisi ha sancito l'applicazione della misura degli arresti domiciliari. Al pari dei coindagati la Maltinti dovrà restare presso la sua abitazione familiare di Empoli, e potrà avere contatti solo con i familiari, i suoi legali ed eventualmente personale medico. A quanto si è appreso nella istanza dei difensori della Maltinti accolta dal GIP di farebbe riferimento tanto alla ordinanza che ha ricondotto Nocentini a Portoferraio, quanto all'assensa di un reale pericolo di reiterazione del reato che gli associati avrebbero commesso. A questo punto sembra proprio che l'unico dei sei arrestati destinato a trascorre il Ferragosto 2004 alle Sughere sia l'Architetto Nicola Ageno, figlio dell'ex-Sindaco di Portoferraio, giunto ormai alle soglie del settantacinquesimo giorno di detenzione. Ma anche per il tecnico travolto dalla vicenda logica (ed anche umanità) vorrebbe che le porte del carcere livornese non tardeassero molto ad aprirsi.
Maltinti Pennisi