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Esegesi asciamberiche

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 05 agosto 2004

La Rossa "ci capisce" Caro Sergio Rossi, mi permetto di darti del tu, visto che abbiamo come comune amica la "fin troppo rossa" Maria Grazia, che so averti parlato di me. Ed è proprio per l'amicizia che a lei mi lega, veramente sentita, che mi sento di spezzare una lancia in suo favore per quanto dici alla fine dell'articolo "A Sciambere - Lo sbaglio" di oggi: pur non avendone la certezza matematica in questo caso specifico, posso garantire che se qualcuno da i numeri in giro questi non è di certo Maria Grazia, che ancor meno vorrà prenderci pel culo. Per come la conosco, infatti, il suo rigore e la sua grande capacità amministrativa sono garanzia di analisi serie ed ineccepibili. Ma mi sa che anche tu la pensi così... Un caro saluto. Marco Sartore Tombola! ("Bingo!" non mi va, è da americaneggianti fave) ci hai perfettamente interpretato, aggiungiamo solo di essere della scuola di pensiero della Primula Russa circa lo "spezzare una lancia". Sono di solito buone macchine le Lancia, è un peccato, meglio spezzare una Skoda, o una Trabant, se se ne trovano ancora in giro. Dei criptoasciambere e dei criptoaenne Leggo e apprezzo il giornale, scusatemi dunque se mi permetto di criticare il modo oscuro e dedicato solamente agli addetti ai lavori con cui vengono condotte alcune polemiche. Mi riferisco, per quanto riguarda oggi 3 agosto a due articoli in modo specifico: il comunicato di AN di S. Piero in Campo e l'a sciambere del direttore. Buon proseguimento Beppe Contin Grazie per la consultazione e per l'apprezzamento. A.N. le risponderà per suo conto, se lo riterrà opportuno. Per quanto riguarda la storia del comiziante iracondo diventato uomo delle istituzioni pacato e tollerante, che (evidentemente) poi alla prova dei fatti si dimostra di altra pasta, l'omissione del nominativo era fortemente voluta. Non ci interessava tanto accusare una persona, e neppure di mandare messaggi in codice agli addetti ai lavori, quanto raccontare una minima storia (vera) per riflettere sulla incoerenza dei comportamenti e sulle mimesi politiche sotto le quali si celano antichi vizi o inclinazioni. Può darsi che qualcuno abbia individuato "il comiziante", ma non era un quiz, quindi è inutile che ci chieda alla Paolantoni: "Ho vinto qualcosa?". In tali vicende non si vince niente, perdono tutti.