Caro Direttore, sperando possa interessarle, invio una lunga nota già spedita a LEGAMBIENTE che mi assicura di averla già trasmessa al Commissario del Parco. Complimenti per il vostro giornale e cordiali saluti Durante una recente visita al centro di informazione de Parco Nazionale a Portoferraio, dopo aver discusso con la Signora presente che si è dimostrata gentilissima e competente, ho preso i piccoli depliants sulle varie isole che sono in distribuzione. Visto che vengo molto spesso all'Elba, che conosco abbastanza bene le altre isole e che il mio lavoro di insegnante mi porta spesso ad occuparmi di problemi ambientali vi vorrei segnalare alcuni errori presenti nelle pubblicazioni del Parco, certi molto gravi, sperando che vorrete farli presente a chi di dovere. I depliants sono ricchi di errori, di castronerie e scritti in un italiano perlopiù scorretto. Perlopiù è una delle parole usate a destra e a manca in questi depliants. Ma procediamo con ordine……. Partiamo da PIANOSA a parte il carcere destituito (forse si voleva scrivere dismesso?!), c’è scritto: « Le principali emergenze storico architettoniche sono: le catacombe romane, i Bagni di Agrippa, il Forte Teglia, restaurato da Napoleone durante il suo breve regno elbano, oltre a svariati edifici ottocenteschi restaurati o voluti dal Ponticelli, storico direttore del carcere» Che le catacombe romane romane di Pianosa siano le uniche nel mondo ci credo, perchè di solito le Catacombe sono cristiane; nel libro Storia moderna di Pianosa di Ilaria Monti, dall’archivio di stato di Firenze è ricavata questa frase: “.... Nel 1814, quando Napoleone ebbe la signoria dell’Elba e di Pianosa ........... ordinò intanto di costruire sulla punta della Teglia un forte e una caserma....” il che significa che Napoleone non poteva restaurare il forte Teglia, visto che ancora non esisteva…. Nelle CARATTERISTICHE AMBIENTALI si dice: «Formata sostanzialmente di sedimenti conchiliferi affioranti.....» Non credo che siano solo sedimenti conchiliferi, sarebbe un po’ fragile come terreno, sono rocce sedimentarie frammiste a accumuli di conchiglie fossili. Passando all’AMBIENTE MARINO ci si imbatte nella frase: «.....si possono osservare le banchine di posidonia, la ati famosa pianta marina del Mediterraneo....» A parte che manca qualcosa per rendere leggibile la frase, ma si dice le banchine di posidonia? Forse si può usare per gli accumuli di foglie spiaggiate, ma la Posidonia viva forma "matte". E poi, sorvolando sulla forma, non mi sembra che si possa affermare a testa alta: «L’ambiente naturale è integro, scarsissimo il disturbo antropico…..» va bene sorvoliamo, ma la frase continua con «…come testimoniano gli ingenti flussi di avifauna migratoria, che sfruttano l’isola come punto di sosta o per siti nidificanti» Da quando i siti nidificano, forse si voleva dire per la nidificazione o di nidificazione!!!! Passiamo a MONTECRISTO, forse era meglio dire navigatori del mar Mediterraneo e non Tirreno, dato che i pirati Turchi, che hanno distrutto il monastero, venivano un po’ più in giù del Tirreno, ma sorvoliamo e anche su «le coste sono a picco sul mare» anche se le coste sono sempre sul mare, se no che coste sono?. Sorvoliamo anche sulla «famosa «vipera di Montecristo»» che non si capisce perché sia l’unica tra virgolette, sul fatto che il discoglosso sardo meritava qualche attenzione in più del solito “raro”, che non era veramente necessario riportare che «l’isola dispone di strutture ricettive», visto poi che si tratta di una foresteria, si arriva alle «specie ittiche nonché quelle bentoniche», dove "nonché" significa "e inoltre" o e anche "o per di più" o "come pure", insomma significa che le specie bentoniche si aggiungono alle specie ittiche, ma le specie ittiche fanno parte degli organismi che vivono nell’ambiente marino che viene suddiviso in dominio pelagico e bentonico, dunque le specie bentoniche sono fanno parte delle specie ittiche…; «rilevabili nelle altre isole dell’Arcipelago (e manca una virgola, ma la punteggiatura è solo un’opzione) si ritrovano qui in un ottimo stato di conservazione» affermare che le specie si ritrovino (cioè si trovino di nuovo, perché questo è il significato di ritrovare) in un ottimo stato di conservazione non mi soddisfa dal punto di vista dell'italiano corretto… Si sorvola? Mah! Io credo che quando si vuole dare un taglio pseudo-scientifico si debba essere almeno attenti a quello che si scrive, in fondo questo sarebbe il più grande parco marino d’Europa. Ma continuiamo, si poteva almeno accennare a una delle piante vascolari endemiche come la menta di Requien (Mentha requienii Bentham ssp. Bistaminata), invece di parlare delle poche decine di lecci …. Lo scopo è quello di esaltare la biodiversità e non mettere invece l’accento su quello che non c’è. E si arriva all’area di protezione di zona 1 intorno a Montecristo che è di 1 chilometro e non di 1 miglio. Poi, nelle ATTIVITA’ E SERVIZI si mette uno studio mirato «alla caratterizzazione genetica della popolazione della capra di Montecristo» tra «le emergenze ambientali, storiche ed architettoniche che racchiude l’isola di Montecristo» e la frase conclusiva mi lascia perplesso «Le possibilità di ricerca scientifica sono ancora moltissime, ma limitate dalle difficoltà di natura ambientale e che l’isola per sua natura oppone a pur volonterosi ricercatori» ma cosa vuole dire “l’isola per sua natura”, dato che delle difficoltà “di natura ambientale” si è già parlato? Come ciliegina sulla torta nessun accenno al Diploma Europeo, eppure sono solo due in Italia le aree protette a potersi fregiare del diploma. Quisquiglie. E passiamo a GORGONA, dove mi risulta che la Torre Vecchia risalga all’XI secolo e non al XII e dove ho grossi dubbi sull’efficacia promozionale della frase «Malgrado gli edifici vetusti del vecchio carcere e quelli imponenti della moderna casa di reclusione, l’immagine dell’isola è ugualmente accattivante….». E poi: «Gorgona possiede ben due primati nell’Arcipelago Toscano: annovera infatti ben 500 specie di piante censite e 100 specie di uccelli stanziali e di passo». Avere un primato nell’arcipelago non significa essere al primo posto? Ma allora l’Elba, Capraia, il Giglio, Pianosa dove le mettiamo? Gorgona ha meno specie di tutte queste isole e poi si tratta di specie vascolari, in oltre a me risulta che siano almeno 150 le specie di uccelli stanziali e di passo. Passiamo all’AMBIENTE MARINO, dire che «il perimetro costiero dell’isola rientra quindi nella cosiddetta zona 1 del Parco» senza specificare che rientra per circa i 2/3 nella zona 1, visto che oltretutto si è appena parlato di un corridoio di accesso di zona libera, non è molto corretto. Si potrebbe pensare che esistano zone di libero accesso in zona 1. E di nuovo «le coste dell’isola sprofondano a picco sul mare» (ma non sarà che sprofondano nel mare?) e «le visite» che vengono organizzate «attraverso la collaborazione di guide ambientaliste» forse sarebbe meglio dire con la collaborazione di guide ambientali? C’è poi la frase che dice che «Gorgona è l’ultima isola dell’Arcipelago ad ospitare una colonia penale», ma forse il carcere di Porto Azzurro non rientra nella categoria “colonia penale”. Poi c’è CAPRAIA e mi sembra che il non aver neppure accennato alla presenza dello Stagnone, unico bacino naturale di acqua dolce di tutto l’arcipelago, sia grave. Poi la frase «L’isola di Capraia è localizzata quasi a metà strada tra la Corsica e il promontorio di Piombino, ergendosi su un fondale di 200m». Ergendosi: il gerundio di un verbo si può tradurre con un siccome o dato che, che senso ha dire “siccome Capraia si erge su un fondale di 200 m (che poi metri a volte è m, a volte mt) è localizzata quasi a metà strada tra la Corsica e il promontorio di Piombino? Che sia la causa della sua localizzazione? «Nata da eruzioni» (spero non cutanee) «risalenti a 9 milioni di anni fa, Capraia è una perla vulcanica» al che si capisce perché le eruzioni siano semplici eruzioni, altrimenti come piazzare «perla vulcanica» e poco più in là «gemma vulcanica»? Ancora meglio è: «Capraia è un importantissimo sito di avvistamento e nidificazione per l’avifauna marina». La frase è ambigua, se il soggetto è l’avifauna marina significa che a Capraia nidifica e fa avvistamenti. Si passa? Però non si può passare che la frase continui con «…..l’avifauna marina del Mediterraneo: dal raro gabbiano corso, al marangone» (e va bene) «al picchio muraiolo, al venturone corso e al falco pellegrino» metterli tra l’avifauna marina solo perché vivono su un’isola mi sembra troppo….. Del resto questo povero falco pellegrino a volte sta sguazzando nel mare perché fa parte dell’avifauna marina, al Giglio a volte si nasconde tra cisto, erica e corbezzoli, a volte ancora, questo a Giannutri, si fa facilmente avvistare “dalle coste”, sarà dalle coste guardando verso il mare (avifauna marina) o dalle coste guardando verso la macchia di cisto, erica e corbezzoli, dove a volte, ma raramente a Giannutri, si nasconde? Ne LA TUTELA c’è un errore di ripetizione «A terra quasi l’intero territorio dell’isola, eccetto il centro abitato, è zona 2 (manca una virgola) così come gli isolotti de La Peraiola, Le Formiche, Lo Scoglione, Lo Scoglio del Gatto e Lo Scoglio della Manza sono protetti come zona 2» questa parte in grassetto è inutile e ripetitiva. Poi si passa ai PRODOTTI TIPICI «….marmellate e conserve di frutta, miele di millefiori di macchia mediterranea, liquori di limoncino, nocino e grappa di miele e formaggio» limoncino e nocino sono i nomi dei liquori e non delle essenze dalle quali vengono fatti i liquori, mentre la grappa di miele e formaggio deve essere una vera specialità. Morale la punteggiatura e l’uso indiscriminato delle e non è un’opzione. GIANNUTRI Come mai per Giannutri e solo per Giannutri esce questo: CARATTERISTICHE ANTROPICO-INSEDIATIVE ???? E poi chi ha detto che l’isola sia «Abitata dai proprietari di piccoli alloggi»? A Giannutri ci sono anche grandi alloggi. I «resti di una villa romana» citati tra le caratteristiche antropico-insediative, accanto ai piccoli alloggi, costituiscono a dire il vero il più grande insediamento d’età romana dell’arcipelago. CARATTERISTICHE AMBIENTALI Ambiente terrestre Se si vuole scrivere il nome latino di una pianta e si utilizza anche il corsivo, va messo almeno giusto euphorbia arborea e non euforbia arborea; «E’ popolata di conigli selvatici» si scrive da conigli;. Ambiente marino «Tra (1) le praterie di posidonia vivono le grandi pinne nobili, visto che si tratta di conchiglie sessili sarebbe più corretto scrivere non tra ma nelle praterie di posidonia e o si scrive Pinna nobilis –nome latino - oppure se si vuol mettere il nome italiano è nacchera e non pinna nobile;, cavallucci marini, pesci ago, tritoni, aragoste e astici, ho i miei dubbi che aragoste e astici vivano nella posidonia, anche perché altrove è scritto che si trovano a vivere nelle loro “profonde tane”. «….in zona 2, invece, l’unica limitazione è costituita dalla pesca sportiva…», non è l’unica perché , secondo il DPR esiste anche il divieto di esercitare la pesca subacquea e la pesca a strascico. Non ricordo poi se il divieto di semplice immersione subacquea, salvo autorizzazione, vale anche a Giannutri o solo a Capraia. Penultimo il GIGLIO Sto sorvolando sulle cose mal scritte, perché sono stanco, comunque non ho mai sentito dire «Giglio Campese», Giglio Porto, Giglio Castello e Campese; poi parlando di Giglio Castello «fortificato dai Pisani, quasi a picco sulla costa orientale, a 400 m dal livello del mare», non è sul livello del mare? Ma parliamo nelle CARATTERISTICHE AMBIENTALI Ambiente terrestre de « L’antica vegetazione a lecceta è oggi sostituita dalla macchia mediterranea che si sviluppa con diverse specie di cisto, erica e corbezzoli tra i quali si nascondono conigli selvatici e rarità faunistiche come il discoglosso sardo, il gabbiano corso e il falco pellegrino.» Difficilmente il Falco pellegrino e il Gabbiano corso si nasxcondono nella macchia mediterranea, scelgono scogliere e rialzi, ed anche il Discoglosso sardo preferisce pozze, torrenti e sorgenti. Poi la frase senza senso: «Numerosi sentieri sono stati mantenuti dal Parco attraverso i quali è possibile gli splendidi panorami costieri.» Nell’Ambiente Marino: «La fauna ittica è quella classica del Tirreno», non sarà meglio dire tipica? Poi c’è «Tra la Posidonia spuntano numerose Pinna Nobilis (la grande Nacchera), cernie, dentici e saraghi». Alcuni nomi con le maiuscole, alcuni con le minuscole, può sembrare pignoleria, ma è un segno di poca serietà, così come il mettere alcuni nomi latini in corsivo e altri no. E’ mancanza di cura, fa poco professionale, dozzinale. Arriviamo alla fine all’ELBA Portoferraio è per due volte definito «principale centro di approdo» e «centro di approdo»; brutto il riassunto della città, un breve accenno alle ville di Napoleone e romane non guastava, magari al posto delle ripetizioni inutili. Ma arriviamo alle “perle”. CARATTERISTICHE AMBIENTALI Ambiente terrestre «….il massiccio occidentale è quello più esteso, comprendente la cima più elevata, il Monte Capanne (1.018 m)». Nello stesso depliant, in superfici e sviluppi costieri in chilometri il Capanne raggiunge i 1.019 mt.: forse è la t di mt che lo alza. Almeno mettere due cifre uguali. Arriviamo alla macchia. «La macchia mediterranea è predominante: il leccio e il corbezzolo» ma non mi sembra che la presenza di corbezzolo prevalga su quella dell’erica o del fillirea, senza parlare del lentisco. «sono l’elemento arboreo prevalente», grammaticalmente giusto sarebbe sono (plurale) gli elementi arborei prevalenti, «sui pendii più umidi, mentre su quelli più asciutti ed esposti al vento (sud) la macchia assume la fisionomia della gariga con lentisco e cisto» la macchia non assume la fisionomia della gariga, in realtà la gariga costituisce lo stadio successivo del degrado dei boschi. Ma poi si passa alla frase «Sopra i 350 m di altezza la vegetazione comincia invece ad assumere caratteristiche di macchia montana» e cosa sarebbe la famosa macchia montana? Quella che sostituisce la macchia mediterranea quando si allontana dalle coste? «fino a presentare veri e propri paesaggi inconsueti per un’isola minore , come la presenza di castagneti secolari, boschi di lecci e sughere, tassi e pini, della rara felce Osmunda regalis e della viola dell’Elba, oltre a numerosi endemismi», i paesaggi inconsueti per un’isola minore poiché tutte le isole minori hanno lo stesso tipo di vegetazione perché sono minori, indipendentemente dalla loro collocazione geografica e comunque l’inconsueto è costituito dalla presenza di castagni e tassi (ok), ma anche di pini (??), lecci e sughere, come se le due ultime non fossero essenze tipiche mediterranee e si trovassero sopra i 350 m di altezza, che poi si dice altitudine e i pini, lasciamo perdere….. Tra i mammiferi non ci sono cinghiali, che li abbiano ammazzati tutti i cacciatori? Ambiente Marino «I fondali elbani accolgono le praterie di Posidonia importantissima piana marina, vero e proprio polmone verde del Mediterraneo e insostituibile per numerose specie di pesci.....»; poi: «Lungo le coste meno frequentate e in mare aperto si possono osservare facilmente grossi dentici, orate, spigole, saraghi e pesci luna»: mai visto un sarago in mare aperto, e raramente una spigola, ….. LA TUTELA «….una zona di tutela biologica a Portoferraio che comprende l’area di mare attorno allo Scoglietto tra Punta Falcone e la spiaggia di Capo Bianco» in realtà l’area di tutela biologica va tra la Punta Falcone e Capo Bianco e lo Scoglietto ne è incluso. PERCORSI NEL PARCO «Numerosi sentieri sono stati restaurati dal Parco….» Esistono davvero «i “sentieri della natura” » sulle «pendici del Monte Capanne, dalla vetta del quale si gode un suggestivo panorama….. »? Bello dalla vetta del quale... «….per la presenza di numerosi e particolari specie» sarà numerose piuttosto. Tra i PRODOTTI TIPICI mi fa pensare un po’ «e si coltivano olivi tradizionali». Ci sono anche olivi non tradizionali, forse OGM? Rimane il SANTUARIO DEI CETACEI «….forma triangolare, compresa tra la Sardegna, la costa toscano-ligure fino alla Provenza» manca un e……… Se penso che questi depliants sono l'unico materiale disponibile del Parco, non c’è di che andarne fieri. Avrei fatto meglio a non leggerli.
Montecristo
Monte Tambone Colle Palombaia
Giannutri
pianosa
tramonto viste
Giglio Acquedotto romano
Capraia Porto
gorgona paese