E' stato davvero preoccupante l'incendio scoppiato a Portoferraio in via del Carmine nella nottata di mercoledì e di cui avevamo sommariamente trattato nella precedente edizione del nostro giornale. Rilevante l'elenco dei danni ammontanti a qualche decina di migliaia di euro. Nel rogo sono andati distrutti una Renault Clio dalla quale si sono generate le fiamme e ben 6 tra scooter e ciclomotori parcheggiati nei pressi, lambite dal fuoco e quindi parzialmente danneggiate altre due auto (un fuoristrada ed una Station Wagon), ma danni li ha subiti anche una tabaccheria recentemente ristrutturata, il portone di un'abitazione e la porta basculante di un garage, così come la facciata del palazzo vicino al quale erano parcheggiati i mezzi e sulla quale sono bruciati alcuni infissi. A ciò deve essere aggiunto il disagio di alcuni occupanti gli appartamenti vicini ai focolai che sono stati fatti evacuare dai Vigili del Fuoco che hanno lavorato duramente dalle 0.30 alle 2.30 per spengere il fuoco e mettere in sicurezza l'area. La stretta sede stradale e le abitazioni addossate senza soluzione di continuità rendevano l'incendio estremamente pericoloso. Sulle cause delle fiamme c'è una inchiesta in corso condotta dalla Polizia di Stato, ma anche se i Vigili del Fuoco non hanno trovato tracce di innesco l'ipotesi dell'incendio doloso sembrerebbe tuttaltro che remota. La macchina andata in fiamme era tra l'altro a motore diesel, il cui carburante per infiammarsi ha bisogno di essere portato in temperatura, difficile quindi pensare al banale corto circuito elettrico con successivo innesco. Non si può escludere in sintesi le fiamme siano state appiccate da qualcuno deliberatamente, può essere per danneggiare chi aveva in uso quella Clio: un portoferraiese che abita a pochissimi metri dal falò della sua auto. Ed il fuoco fa tornare in mente un altro recente episodio in cui a bruciare (ancora in maniera sospetta) fu un camion nei dintorni di Portoferraio.
Incendio via del Carmine