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Biglietti a Pianosa: come la pensava Matteoli

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 15 luglio 2004

Matteoli afferma che “non è legale che gli introiti derivanti dal biglietto d’ingresso a Pianosa siano assegnati all’Ente Parco, il cui patrimonio è destinato a finanziare l’amministrazione di un’area diversa da quella circostante l’isola di Pianosa.” Parrebbe una affermazione incredibile ma è assolutamente vera, anche se un po’ datata. Questo è il contenuto infatti di un parere trasmesso al comune di Campo il 19 giugno 2002 direttamente dal Ministro dell’Ambiente, con una lettera il cui testo ed allegato, riportiamo qui di seguito. Egregio signor Sindaco, in risposta alla Sua del 25 marzo 2002, avente per oggetto la delibera n. 19 del 21.02.02 del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Le trasmetto il parere dellUfficio Legislativo di questo Ministero. Nel ringraziarla per il suo invito per un incontro all’Elba, voglia gradire i miei più cordiali saluti.. Altero Matteoli Allegato: Transito nella fascia costiera di mare circostante l’isola di Pianosa Con una nota indirizzata al Ministro dell’Ambiente, il Sindaco del Comune di Campo nell’Elba lamenta il fatto che l’Ente gestore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano abbia recentemente previsto il pagamento di un biglietto d’ingresso per il transito dei visitatori nella fascia di mare circostante l’isola di Pianosa. Si deve premettere che il Ministero dell’Ambiente, con decreto del 19 dicembre 1997, ha introdotto una serie di misure finalizzate a tutelare la fascia di mare che circonda l’isola di Pianosa, vietando, in particolare, la pesca, la balneazione ed il transito delle imbarcazioni. All’Ente gestore del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, situato in una zona vicina all’isola di Pianosa, è stato attribuito il compito di rilasciare eventuali autorizzazioni in deroga ai suddetti divieti. La previsione di un biglietto di ingresso per il transito dei visitatori diretti all’isola di Pianosa costituisce invece un vero e proprio atto di gestione dell’area marina e non rientra, di conseguenza, tra i poteri specificamente attribuiti all’Ente gestore del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, il quale deve limitarsi al rilascio delle autorizzazioni in deroga. Risulta inoltre in contrasto con la legislazione vigente in materia di aree protette il fatto che gli introiti derivanti dall’istituzione del biglietto di ingresso siano assegnati all’Ente Parco, il cui patrimonio è destinato a finanziare l’amministrazione di un’area diversa da quella circostante l’isola di Pianosa.


barbetti matteoli prefetto gallitto parco

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