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A Sciambere del Trekking e delle guerre boere

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 15 luglio 2004

Sul Tirreno di mercoledi 14 luglio 2004, cronaca Piombino e Val di Cornia, appare il seguente titolo: "Trekking nei Parchi in mountain bike. Una proposta nuova per apprezzare la natura della Val di Cornia" Sono un po' perplesso: credevo che il trekking si facesse a piedi, non in bicicletta. Meglio consultare un vocabolario: "trekking: trekking : ingl., in it. s. m. inv., lunga escursione generalmente fatta a piedi su percorsi impervi, talora con pernottamenti di fortuna in tende e bivacchi e, quando è necessario, con l'uso di bestie da soma per il trasporto di materiali e vettovaglie!". Non mi sembra che le escursioni in mountain bike della Val di Cornia, per le dolci colline di Sunereto e Sassetta, possano essere chiamate trekking, magari gita in bici, scampagnata, escursione, giro, ma trekking no. Per scrupolo consulto l'enciclopedia on-line Sapere.it: "Trekking: s. inglese (propr., voce sudafricana, che indica il viaggio su carri trainati da buoi, risalente al neerlandese trekken, tirare) usato in italiano come sm. Forma di escursionismo praticata su lunghi percorsi in zone impervie e poco accessibili, con pernottamenti in tenda e bivacchi di fortuna, alla ricerca di un contatto diretto con la natura". Allora, forse, ha ragione il Tirreno, basta sostituire al carro dei buoi degli Afrikaners la mountain bike, che però per rispettare l'etimologia neerlandese va rigorosamente tirascinata, ma guai a salirci sopra, sennò non fate trekking, ma solo una bella gita in bicicletta! Ora, uno non capisce perchè, se deve camminare, dovrebbe tirarsi dietro una bici, ma come si dice nel titolo del tirreno è "una proposta nuova", stile turismo masochista, probabilmente. Forse, per ristabilire la corretta interpretazione del termine, sarebbe bene ritornare ai buoi dei coloni sudafricani che venivano dall'Olanda, sperando che in Val di Cornia non saltino fuori i bellicosi Zulu che di vedere quei biondini fare trekking a casa loro non erano proprio contenti, tanto che la gita finì in un massacro chiamato guerre boere e poi nel regime razzista durato fino a quando i neri non si sono liberati dei boeri e dei loro carri da trekker ed hanno fatto Presidente Mandela. Non vorrei che, oltre che spingere la bici, i poveri trekkers dovessero schivare anche lance e zagaglie!


mountain bike gara

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