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Lettera circa la lettera

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 06 luglio 2004

Carissimo Sergio, ho letto la lettera che il Signor Nocentini ha inviato ai suoi collaboratori, lettera che Tu hai offerto a tutti noi attraverso il Tuo insostituibile Elbareport (complimenti vivissimi per il numero di lettori raggiunti e per la qualità del giornale, prima fra tutte per la costante gioiosa abitudine di dire le cose che gli altri si guardano bene dal dire e dal pensare). Ma non riesco a capire i dubbi che Ti tormentano. E' una lettera semplice, essenziale, addirittura povera dal punto di vista "calligrafico". Non vi è sicuramente la ricerca della frase ad effetto né della qualità letteraria come scopo primario. E' la lettera di un Uomo per ora sconfitto, presumibilmente innocente per tradizione giuridica e di civiltà. Sconfitto non da un disegno criminoso fortunatamente debellato, ma da atteggiamenti superficiali che si sono certamente tenuti (se vi fosse stato alle spalle un disegno criminoso quale l'attuale detenzione può indurre a credere esistente ed immanente il suo atteggiamento sarebbe stato molto diverso ). Sicuramente leggerezza e forse anche sicumera, ma disegni criminosi mi pare eccessivo. Sicuramente è mancato il senso etico ed estetico, in modo particolare a chi era tenuto ad averlo sempre ben presente, in qualità di pubblico amministratore. Ma questi "delitti" si pagano poi con le sconfitte elettorali, come puntualmente si è verificato (non dimenticando il contributo di analisi e di critica che il tuo giornale ha dato alle tristi scomposte vicende). L'esistenza e la presunzione di innocenza, accordata ad ogni cittadino, fino alla prova contraria, deve valere per tutti, Innocenti ed In-Nocentini. Bruno Paternò Caro Bruno Dopo averti ringraziato per i troppo generosi riconoscimenti, vorrei chiarirti che non mi tormenta alcun dubbio sulla specifica vicenda di Nocentini e presunti associati, non ho titolo per essere colpevolista o innocentista; è un dubbio questo che, per fortuna, in uno stato di diritto, altri sono stati demandati a sciogliere. Ho detto che c'erano aspetti che non mi piacevano. Senza un filo di dubbio non mi era piaciuto le scelte di amministratori e categorie su alcuni atti di programmazione urbanistico commerciale (criticati peraltro dalla stessa Camera di Commercio) e l'ho scritto parecchio tempo prima dell'inizio delle indagini. Senza un'ombra di dubbio, ad indagini iniziate, non mi era piaciuto un sindacato (che poi è lo stesso a cui aderisco) che si affrettava a correre in soccorso del padrone, senza riflettere sulla opportunità politica almeno di tacersi. Senza una parvenza di dubbio, non mi è piaciuta la "tentata segretazione" di una lettera perfettamente legittima (e sui cui contenuti non mi esprimo) e meno ancora la patente azione di "intelligence" per capire chi me l'aveva consegnata. Sai come la penso sulla carcerazione preventiva (in generale e non sullo specifico caso): la abolirei, fatte salve eccezionali esigenze. Forse è perchè sono stato un poco, per lavoro, oltre le sbarre, che mi rendo conto di quanto è grave togliere la libertà di un essere umano anche per un solo giorno. Ma non sono state le luci delle fiaccole a rischiararmi la mente sul punto, l'ho detto e scritto molto prima. Tu fai una lettura degli episodi che ti porta a supporre che siano state compiute leggerezze e non crimini. E' un punto di vista rispettabile. La Legge (con la "L" maiuscola) ti darà ragione o meno, attendiamo con serenità che si pronunci, sperando che intanto i nostri concittadini reclusi facciano presto ritorno, quanto meno presso le loro famiglie. Intanto fammi osservare a margine di questa vicenda che in sedicesimo all'inverecondia del Cavaliere sulle (presunte) Toghe Rosse ha corrisposto la minima (nel senso di misera) impudicizia locale di chi ha parlato di elezioni drogate e democrazia azzoppata. Chi è il pusher? Chi sarebbe l'azzoppatore? E' stato il destino cinico e baro? O pensano forse che qualcuno abbia perseguitato più che perseguito qualcun altro? E se sì perchè? Con quale fine? Tu l'hai detto, Bruno, chi ha sfarinato centrodestra ben prima degli avvisi di garanzia. Recuperino almeno quel filo di dignità che è necessario a chi è causa del proprio male, per piangere se stesso.


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pacaelmo da lontano

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