Jazzercise è un nome difficile ma ormai è diventato familiare all’Elba. Le organizzatrici dei corsi da anni sono impegnate sul territorio per diffondere l’amore per la danza. E non solo. E’ anche un modo per stare insieme, conoscersi meglio, stringere nuove amicizie,imparare il senso del ritmo e, negli ultimi tempi, è anche un modo per fare concretamente del bene. Campeggia nel vivace tabellone gigante che fa da scenografia,creato dai diversamente abili del Centro di Casa del Duca,un grande autobus con la scritta: “Elba No Limits. Un viaggio chiamato amore”. Si tratta di un viaggio speciale nel Congo,dove alcuni degli organizzatori del Jazzercise sono andati quest’inverno per portare un container di generi vari per un valore di circa trentamila euro da donare a una comunità di bambini disabili. Scorrono le facce scure e sorridenti sul maxischermo,e l’Africa appare un po’ più vicina. Raccontano i ragazzi sul palco le difficoltà,le apprensioni per un viaggio difficile in una zona di guerra. Si percepisce,però,la soddisfazione di aver fatto qualcosa di concreto. La solidarietà come valore centrale della vita, non solo a parole dunque, e un impegno futuro per le prossime adozioni e distanza. Gli spettacoli del Jazzercise toccano i vari paesi dell’Isola. Sabato 26 giugno è stata la volta di Portoferraio. Il saggio si è svolto nel piazzale antistante la Caserma De Laugier, davanti a un pubblico numerosissimo che ha seguito attento fino a dopo mezzanotte le evoluzioni dei ballerini. Allievi di tutte le età,dalle piccole di cinque e sei anni,passando dai bravi adolescenti che hanno eseguito numeri impegnativi, alle coordinatissime ragazze fino agli adulti che si sono esibiti in una rivisitazione della Disco Dance degli anni ’70. La serata è stata spezzata dall’intermezzo comico dell’attrice Katia Beni, che ha divertito in particolare per aver preso a bersaglio delle sue battute più “spinte” il neo assessore alla cultura Nunzio Marottti, un “belloccio da prendere a morsi ” e che ha subito tradito portata via in braccio, quasi rapita con una mano un po’ troppo verso il fondoschiena dal Sindaco Peria appellato il “gigante bono”.
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