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Controcopertina: Dopo che i quattrocento amici al bar sono andati a votare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 16 giugno 2004

Il dato più importante e clamoroso è quello che viene da Portoferraio dove un centrosinistra molto composito ha colto un’affermazione indiscutibile che, a nostro parere, non è stata determinata che in parte trascurabile dalle disgrazie giudiziarie della giunta uscente. Ageno aveva straperso dal momento che si presentava dopo cinque anni di pessima gestione della cosa pubblica, con una squadra debole, chiacchiere più che un programma e con una frattura del centrodestra che, producendo un’altra lista, annullava le già scarse speranze, non di vincere, ma almeno di giocarsela con un centrosinistra in cui al contrario le divisioni interne sono state riassorbite fino a diventare un punto di forza, come l’alta conflittualità interna alla Quercia, che ha determinato una caccia al voto che probabilmente è una delle componenti del complessivo risultato Il responso dei seggi portoferraiesi che hanno visto uscire come primo tra gli eletti del centrosinistra il Diessino del Correntone Danilo Alessi e secondo Nunzio Marotti della Margherita, ed hanno detto che nell'Isola e la Città c'erano almeno quattrocento amici che hanno lasciato il bar e sono andati a votare. Insomma le elezioni hanno poi dimostrato quali erano le vere “corazzate” dello schieramento, e quanto sbagliato fosse l’atteggiamento dell’ala riformista dei DS che, dopo essersi impegnata per tagliare la strada ad Alessi, non aver nascosto la sua avversione a Marotti e dileggiato in pubblico i movimenti (rivelatisi robustissimi pure elettoralmente), ed aver tentato un autolesionistico braccio di ferro contro tutti sul ruolo di Scelza, è stata costretta a salire su un treno in corsa, accettando di partecipare ad una lista della quale non aveva deciso neppure il nome e il simbolo. Giovanni Fratini (il vero regista della destra della Quercia) ha lavorato in campagna elettorale perché il Segretario di Zona diessino Mazzei, ottenesse un buon risultato, ma ciò ha determinato l’abbandono al suo destino di Franco Scelza, che da candidato Sindaco (poi ViceSindaco) per forza, presentato come collettore di centinaia e centinaia di (supposte) firme a supporto della sua imprescindibile candidatura come Primo Cittadino, esce molto ridimensionato raccogliendo meno di 150 suffragi. Chissà se il risultato negativo di Scelza alle comunali non indurrà un ripensamento anche per quanto riguarda la sua collocazione in Provincia, dove, non a furor di popolo, ma a furor di pressioni esercitate dal Presidente della Regione Martini e da Vannino Chiti, il direttore dei cantieri ESAOM dovrebbe essere nominato Assessore (esterno al Consiglio). Una mossa discutibile a nostro modesto parere perché così facendo retrocederebbe dalla Giunta alla più “onorifica” carica di Presidente del Consiglio Provinciale un altro elbano, il riese Franco Franchini, che aveva bene operato come assessore all’agricoltura. E l’ex “Granduca di Toscana” Vannino Chiti, pare specializzato nell’arte di impallinare Franco Franchini, era già accaduto nel 96 quando l’ex sindaco diessino di Rio nell’Elba era in corsa per la presidenza del Parco, ma ricevette un “pollice verso” in una riunione alla quale la leggenda narra avessero partecipato il medesimo Chiti, Paolo Benesperi, l’influente Valdo Spini e l’allora Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi, un incontro che ancora la leggenda narra essersi tenuto in Firenze durante il trentennale dell’alluvione. Certo questo pressante interessamento di Martini e Chiti ai casi degli elbani, anzi ai giochi della Quercia Elbana, la cui direzione democraticamente non risulta convocata da mesi, è lodevole, anche se pensiamo che Chiti (a differenza del suo successore) l’Elba la conosca molto poco, lo desumiamo avendolo visto all’Elba con frequenze quasi da compleanni bisestili durante i suoi mandati di Presidente della Rergione Toscana. Temiamo comunque che i due siano stati entrambi pessimamente informati sulle aspettative reali sia dei DS elbani, sia della gente dell'Isola, e sulla sua reale capacità di produrre anche intelligenze di Governo ed indicarle direttamente, senza interventi di sponsor esterni.


portoferraio domani gragnoli

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