Egregio direttore, ho trovato molto spiritoso l’Asciambere “del Conflitto di disinteresse” con lo scambio di facezie tra il Signor Robi Veltroni e Lei riguardante la presenza di un grosso cassonetto accanto ad un cartello informativo “del Parco” definito anche come stazione della “Via crucis Tanelliana”. Nella spiritosa lettera Robi Veltroni si chiede se per questo irriverente accostamento debba protestare con il sindaco di Capoliveri o con il Commissario del Pnat e finisce con la retorica domanda: “Lei cosa mi consiglia? Le chiedo inoltre se non si possano effettivamente ravvisare gli estremi per un sacrosanto conflitto di disinteresse”. Lei risponde arzigogolando, tirando sacrilegamente in ballo addirittura Sua Eminenza il Vescovo per una questione di olezzo non proprio di incenso, ma evita di approfondire, gigioneggia da par suo, ci fa divertire… ma evita di approfondire. Infatti, il di solito attentissimo Veltroni, scrive “Detto cassonetto permette al turista che si avvicina alla preziosa bacheca informativa, meno male qualche bacheca nel territorio capoliverese, di giovarsi anche del nauseabondo olezzo della mondezza”, per l’appunto: il turista si avvicina al cartellone ma Veltroni no perché, se si fosse avvicinato avrebbe scoperto che il grande cartello non è affatto una stazione della Via Crucis Tanelliana del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ma una bacheca informativa della Comunità Montatana dell’Elba e Capraia (penso dell’era Febbo o della precedente giunta unitaria Sirabella, comunque opera imperitura di uno di questi due giganti del pensiero comprensoriale). Quindi non esiste conflitto di disinteresse barbettiano: il Commissario del PNAT non può protestare contro se stesso in qualità di ormai quasi ex Sindaco di Capoliveri. Esiste però un conflitto di Disinteresse partitico: il (per poco?) presidente AN della Comunità Montana Simoni dovrebbe vibratamente protestare con il (per qualche ora) Sindaco AN di Capoliveri. Quindi all’e-lettore quasi quarantenne Robi Veltroni non rimane altro da fare che aspettare che passi la nuttata elettorale, e che siano sostituiti Sindaco e Presidente della Comunità Montana, lasciando per sta volta in pace l'insostituibile commissario a vita (del Governo Berlusconi) Barbetti. Tiro Fisso Prendiamo atto di quanto precisato dal Signor Tiro Fisso, nel quale abbiamo scoperto una insospettata reverenza verso le gerarchie ecclesiastiche, e cioè che il cartello de cuius era di proprietà e pertinenza dell'ente più inutile della storia dell'occidente, non ci sarebbe bisogno di dirlo, la Comunità Montana dell'Elba e Capraia. Facciamo quindi ammenda (costringendo Robi Mendoloni Veltroni a comportarsi in identica guisa). Ma se cade l'ipotesi di un conflitto di disinteresse tra Barbetti Sindaco e Ruggero commissario, resta il problema del disinteresse tout court per il connubio segnaletico-spazzaturiero e per la collocazione "a pipo di cane" del mobile ricettacolo.