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Rafforzare la viticoltura per sostenere lo sviluppo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 24 ottobre 2002

Un impegno congiunto e costante per favorire la promozione e la ricerca dei prodotti di qualità dei territori insulari, specie la coltura dei vigneti, per scoprire la storia, la cultura, le antiche tradizioni dei territori e per proiettare nel futuro queste peculiarità da salvaguardare e valorizzare. Questo, in sintesi, l’obiettivo dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Roma presso la sede ANCITEL tra i rappresentanti delle Province che hanno nel loro territorio piccole Isole.Erano presenti, oltre alla Provincia di Livorno con l’Assessore alla Difesa del Suolo e Sviluppo Rurale, Franco Franchini, le Province di Napoli, di Agrigento, la Provincia di Trapani, la Provincia di Latina. Assenti giustificati, la Provincia di Messina e la Provincia di Grosseto. Le 7 province (Agrigento, Grosseto, Latina, Messina, Napoli, Trapani, Livorno) che vantano nel proprio territorio la presenza di isole minori, Lampedusa- Isole Pelagie, Giglio, Ponza e Ventotene, Lipari e Salina-Isole Eolie, Capri, Ischia, Pantelleria, Isola d’Elba e Capraia devono porsi come obiettivo principale, quello di fare opportune pressioni nei confronti delle rispettive regioni di appartenenza (Sicilia, Campania, Lazio e Toscana), affinché la ripartizione delle quote di vigneto venga fatta tenendo conto della diversa natura e problematica del territorio insulare e quindi calcolate seguendo parametri più soddisfacenti alle esigenze delle isole stesse. Risulta indispensabile far pressione presso il Governo italiano affinchè si faccia carico di presentare all’U.E. la richiesta che le quote assegnate alle isole siano in deroga ai regolamenti stabiliti per i singoli Paesi perché, in ogni caso, le produzioni delle isole non stravolgono mai il mercato, mentre hanno, altresì, una funzione plurima di salvaguardia dell’ambiente, di sviluppo del territorio e di salvaguardia del patrimonio culturale isolano, mantenendo l’occupazione ancorata al territorio ed evitando la migrazione. Molte di queste isole hanno un’ enorme vocazione turistica e vedono crescere a dismisura la popolazione estiva rispetto a quella delle stagioni non turistiche. Ecco l’importanza della salvaguardia dell’ambiente, delle risorse idriche, di creare bacini di raccolta, di rendersi più autonomi chiedendo a giusta causa finanziamenti europei per l’istallazione di energie alternative come quella eolica o geotermica. L’importanza quindi dell’incremento delle vigne risulta determinante non solo per la valorizzazione delle isole stesse e per l’incremento occupazionale – ha spiegato l’assessore Franchini - ma soprattutto per la tutela del territorio e la naturale difesa da alluvioni e cementificazioni sempre più aggressive Deve essere sostenuto anche il modello di conduzione aziendale con opportune e oculate politiche d’intervento per promuovere la viticoltura di qualità e di tutela e promozione del territorio anche da chi è impegnato nell’attività agricola a part-time e in realtà fondiarie spesso molto parcellizzate. L’atto finale dovrà essere, secondo quanto deciso dalle 7 Province italiane riunitesi a Roma, il riconoscimento e l’iscrizione ad un Albo d’Oro della viticoltura fortemente terrazzata ed eroica e il suo ingresso a pieno titolo nel Patrimonio Culturale dell’Umanità. Nel corso dell’incontro si p convenuto anche di promuovere un protocollo d’intesa con lo scopo di “fare sistema” tra le Isole Minori italiane per tutelare l’eccezionale patrimonio viticolo ed è stato presentato ai convenuti la proposta di atto costitutivo del Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Viticolo Eccezionale delle Isole Minori. Il protocollo verrà sottoscritto in occasione della manifestazione dell’Isola d’Elba, “Le Strade del Vino le Vie del Mare”, che si terrà a Portoferraio il 30 novembre, 1° dicembre 2002 per riunire ancora i rappresentanti delle piccole Isole, i loro produttori vitivinicoli.


grappolo uva nebbiolo

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