Sono in tanti a manifestare con le fiaccole in mano solidarietà al Sindaco Ageno, alla famiglia Nocentini ed agli altri coinvolti negli arresti del Comune di Portoferraio. La Questura parla di circa 400 persone, il serpente luminoso riempie la Calata e la piazza Pietro Gori, c'è più gente stasera che alla manifestazione per la pace dello scorso anno. Al capolinea viene letto un comunicato nel quale si fa riferimento all’orgoglio di essere elbani e si sottolinea la volontà di non essere strumentalizzati politicamente, la partecipazione politica è però tutta sbilanciata a destra, con in testa il Vicesindaco Novaro Chiari, il Presidente della Comunità Montana Luca Simoni, altri esponenti del centrodestra isolano e numerosi consiglieri comunali della squadra di Ageno. Le facce illuminate dalle fiaccole sono quelle dei dipendenti dei supermercati Nocentini e delle loro famiglie, una certa tensione sottopelle si avverte ad ogni scatto di flash da parte dei giornalisti, commenti tra i denti dei partecipanti, contro qualcosa o qualcuno a cui non si è dato volto. “Scrivete per bene” si sente mormorare dietro le spalle mentre la penna corre veloce sull’agenda. Forse con le fiaccole chi sfila vuole scrivere un'altra storia, ma la manifestazione sembra avere mille significati diversi. Un ragazzo, 18 anni appena compiuti: “ Sono qui per dare il mio appoggio al Sindaco Ageno, perché lo conosco ed è sempre stata una persona precisa e corretta”. “Siamo qui per alzare la testa con orgoglio” legge commossa la signora bionda dalla balaustra della Biscotteria, poi nel comunicato che ha in mano si ribadisce la fiducia nella Magistratura, quando finisce segue un lunghissimo applauso. “La manifestazione parla per tutti” dice Luca Simoni. “Che vuol dire, avevate detto che se foste arrivate a mille sarebbe stato un successo, siete 400 che significa? chiede Luana Rovini del Tirreno. “C’è tanta gente questa è la risposta Non dico altro, è quanto ho detto anche agli altri giornalisti”. Il Vicesindaco Chiari sta per fare una dichiarazione, Pietro Galletti torna indietro raccomandandogli di non parlare, Chiari sollecitato dalla solita Rovini commenta: “Questa è una risposta a chi ha detto che l’Elba è come Gioia Tauro”. Facciamo presente al Vicesindaco che in questo modo suona come una sfida alla Magistratura, l’accostamento con Gioia Tauro è stato sottoposto da un giornalista del Corriere della Sera al Pm Pennisi che ha sottolineato l’acutezza della domanda. Chiari è sorpreso. Raccogliamo altre dichiarazioni sparse, la candidata Fratini per la lista Ageno risponde con una citazione “Tutto va bene, ma lasciatemi il mio onore”, Rosella Cappuccio anch’essa candidata della lista Ageno sottolinea l’aspetto umano della manifestazione. I giornalisti non sono bene accetti, c’è poca voglia di parlare, sembra che ognuno sia scosso da un sentimento diverso. Sono in molti a rimanere di fianco alla strada a guardare da lontano, da quest’altra parte si scuote la testa, non si capisce perché si manifesti a favore di amministratori accusati di così pesanti reati che sarebbero avvenuti sulla testa dei cittadini. Si avverte una città drammaticamente e culturalmente divisa in due.
fiaccolata ageno
fiaccolata ageno 1