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Qualità Balneare: l'Elba non va oltre le tre vele

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 15 maggio 2004

L’Elba e le vele di Legambiente, un amore difficile. Si potrebbe dire che se fosse per il cuore, ovvero la bellezza delle sue spiagge, l’Isola navigherebbe sospinta dal massimo delle vele. Ma è con la testa, ovvero le politiche del territorio, che si gioca gran parte del proprio credito paesaggistico. I risultati sulla qualità delle spiagge espressi in vele, diramati ogni anno dal circolo del Cigno Verde, sono il risultato di un articolato calcolo che si basa su dati ufficiali ( 128 indicatori suddivisi per aree tematiche) forniti da enti come Istat, Ancitel, Sist, Cerved, Ministero della Sanità, Enit, Touring Club, Enel, Istituto Ambiente Italia. L’Elba non va oltre le 3 vele con Rio nell’Elba, primo tra gli 8 comuni, Marciana Marina, Marciana, Capoliveri, Campo nell’Elba, Porto Azzurro. A Portoferraio e Rio Marina soltanto due vele. Per il capoluogo si tratta addirittura di una retrocessione, nel giro di un anno si è “strappata” una vela ed il ritardo accumulato potrebbe farsi preoccupante. Non basta la trasparenza delle Ghiaie. La tormentata vicenda del Regolamento Urbanistico, l’insufficienza della depurazione, la mancanza dei servizi, non giovano alla vocazione balneare di Portoferraio. In generale l’Isola risente del ritardo nella raccolta differenziata, paga le penalità di un Parco commissariato, di ecomostri a portata di mano, della imperfetta fruibilità delle ricchezze storiche e culturali del suo entroterra. “E’ un problema di scelte operate dalle amministrazioni, – commenta Umberto Mazzantini del Direttivo nazionale di Legambiente – le località italiane che hanno ottenuto negli anni scorsi le 5 vele hanno fatto di tutto per mantenerle. L’Elba è in controtendenza, ma non si tratta di un processo irreversibile, basterebbero un po’ più di attenzione ed impegno, basterebbe che i Comuni non accogliessero ogni denuncia di Legambiente come una provocazione.” Una lettura del punteggio in centesimi attribuito ai comuni elbani lascia però intravedere un lieve miglioramento rispetto all’anno scorso, soltanto Portoferraio indietreggia da 78,3 a 73,5. In sostanza nell’insieme non si tratta di una situazione negativa; la delusione provata per la posizione di mezza classifica è quella di avere la consapevolezza che le potenzialità elbane siano estremamente maggiori ai risultati raggiunti. Le tre vele non rendono giustizia alla spiaggia dell’Ogliera, mortificano i colori della spiaggia di Sansone. Ma la Cala dei Frati parla chiaro, le spiagge vanno sapute meritarsele, non c'è azzurro che tenga di fronte alla politica dei lucchetti.


cala frati spiaggia lgambiente

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