Querele, questo sembra essere uno degli ultimi atti dell’architetto Sandra Maltinti. La prima a carico del capogruppo di minoranza Fratini, a cui, pare, faranno seguito quelle per altri consiglieri. E forse era inevitabile. Chissà che l’architetto Maltinti non volesse collezionare anche questa iniziativa nel mare magnum di quelle che hanno caratterizzato la Giunta Ageno, fra sindaco, assessori, maggioranza tutta e consulenti vari. Esprimiamo dunque, non solo la nostra solidarietà a Giovanni Fratini e agli altri consiglieri di minoranza eventualmente querelati, ma anche a tutti coloro che si sono confrontati con il caos-maltintiano La ragione avrebbe voluto che dopo le aspre dispute sul regolamento urbanistico e agendo con maggiore moderazione e cautela si ponesse particolare attenzione, per esempio ai reali bisogni di prima casa o di riqualificazione del centro storico e di vaste aree periferiche. Niente da fare. Non solo si procede all’approvazione di quanti più piani attuativi sarà possibile, ma, feriti nell’orgoglio, si guarnisce la torta con le citazioni in giudizio, assumendo il ruolo di paladini della verità e della trasparenza. Peccato che la trasparenza non sia proprio la regola e, per esempio, si ammetta tranquillamente di tenere in giacenza presso l’Ufficio Tecnico determinati progetti e di protocollarli solo alla vigilia o il giorno stesso della riunione della Commissione Urbanistica. Quindi, a parte le “varie e eventuali” del caso Ghiaie-Le Sirene e gli ultimi “eccetera”, si assiste, tra la data della convocazione e la prima seduta della Commissione Urbanistica, alla miracolosa triplicazione del numero dei progetti all’ordine del giorno. Ma per l’architetto Maltinti è “prassi comune”. Come lo sta diventando quella di querelare e minacciare querele nei confronti della minoranza.
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