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Provenzali: la Livorno-Civitavecchia come via di sviluppo

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 17 aprile 2004

“Le ‘Autostrade del Mare’ e l’autostrada Livorno-Civitavecchia rappresentano entrambe un’opportunità di sviluppo per l’Italia e per la Toscana, in un rapporto sinergico che sappia affiancare la rete infrastrutturale tradizionale a nuove vie di comunicazione finora poco sfruttate”. Questo è stato uno dei principali concetti espressi dal Vicepresidente del Consiglio regionale Leopoldo Provenzali intervenuto al convegno su ‘La mobilità delle persone e delle merci’ organizzato a Firenze dalla Sesta Commissione permanente (Trasporti e urbanistica) del Consiglio regionale della Toscana. “Per il nostro Paese e in particolare per la nostra Regione” – ha spiegato Provenzali – “la logistica e le infrastrutture viarie sono forse uno dei punti più delicati e dolenti. La mobilità delle persone e quella delle merci presentano carenze per certi versi analoghe, per altre eminentemente peculiari, le une rispetto alle altre. Da un lato la stessa configurazione geografica del territorio regionale con l’Appennino e la stretta fascia costiera non favorisce gli spostamenti; dall’altro le politiche e le scelte pregresse non hanno favorito quelle sinergie, quell’intermodalità che sole possono aiutare a compiere dei passi in avanti”. “Il dibattito incentrato sul dualismo gomma-ferro” – ha proseguito Provenzali – “aveva forse fatto passare in secondo piano la necessità di rivalutare l’acqua come veicolo di comunicazione, come positivamente richiamato dallo stesso Presidente Ciampi; è evidente che a parità di prestazioni, tempi e costi, andrà sempre privilegiata la via di comunicazione che comporta benefici superiori in termini di qualità ecologica. Ciò non può ovviamente far dimenticare la necessità di perseguire obiettivi e priorità indifferibili, quali l’autostrada Livorno-Civitavecchia”. “Nel frattempo” – ha concluso Provenzali –“la risorsa ‘costiera’ non può limitarsi allo sfruttamento turistico. E’ giunto il momento di uscire dalla disputa ideologica ferro-gomma, ambientalisti-cementificatori. Esiste una terza via che anche la Toscana insulare e della costa può percorrere quale fonte di sviluppo produttivo e socio-economico. Le province di Livorno, Massa, Grosseto, Lucca, possono trarre grandi benefici, inserendo la Toscana, al pari di molte altre regioni italiane, in quel contesto dei Paesi dell’Europa mediterranea che va sicuramente valorizzato”.


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