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A Sciambere della domanda retorica ponticellina

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 09 aprile 2004

Nell'articolo che precede nell'impaginazione questo "a sciambere" si fa menzione di Fortunato Colella un onesto conservatore di altri tempi, dotato di buona penna e notevole arguzia. Molti anni fa quando gli proposero di "sputtanare" come giornalista un personaggio pubblico per le sue imprese amorose extra-coniugali, rifiutò sdegnosamente: " ... primo perché sono affari suoi - disse - secondo perchè non siamo mica in America qui, e anche se fosse, se facessi capire che se ne fa qualcuna fuori via, lo faccio passare per ganzo e è capace che piglia qualche voto in più!" Abbiamo citato l'episodio come omaggio ai nostri concittadini, che avranno pure i loro difettacci, ma generalmente sono tolleranti quanto a personali costumi e non si fanno impapocchiare facilmente dalle apparenze. Anche per questo troviamo particolarmente ridicolo il mutamento delle costumanze di alcuni nostri concittadini che, come avemmo a scrivere qualche settimana fa, assunto lo status mentale di "Homo Candidatus" (o Candidandus) si preoccupano in ogni maniera di risultare graditi al concittadino medio ovverosia non urtarne in maniera eccessiva la suscettibilità. Ora si sa che il personale mezzo di locomozione usato da un cittadino è una di quelle cose che si usa considerare per fare i conti in tasca, ed essendo da parte di chi invidia oggetto del desiderio e da parte di chi disprezza l'ostentazione oggetto di biasimo, diventa scelta assai delicata per l'homo candidatus (ed anche per i suoi prossimi congiunti). Orbene molti portoferraiesi hanno potuto notare in questi ultimi tempi un'auto di modesta cilindrata ma dai vistosi colori con la visibile scritta di un panificio, che transitava con a bordo un noto ex-vicesigaro, normalmente aggirantesi invece per le nostre plaghe su di un teutonico macchinone. Ora il soggetto in questione ci sta enormemente più simpatico del suo ex-principale amministrativo, non voteremmo per nessuno dei due neanche con una pistola alla tempia, ci hanno fatto incazzare entrambi come iene, ma a lui riconosciamo almeno dei tratti di schiettezza e sincerità, per questo ci sentiamo in dovere di porgli una domanda (retorica), che però necessita di essere espressa, più che in una lingua aulica e paludata, nel più corrivo idioma che si costumava parlare dalle parti del Ponticello, poco esclusivo quartiere ove abbiamo entrambi dimorato: "Ma a chi voi incula', a anda' a giro con quel trabiccolo?"


duo fuochi ageno

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