Torna indietro

Franco Scelza chiede rettifiche all'Ansa e minaccia querele a Sangalli ed Elbareport

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 19 marzo 2004

Nella giornata di ieri, 17 marzo 2004, ho ricevuto dal mio legale, Avv. Guglielmo Ciulli, la seguente lettera che vi trascrivo: “Caro Franco, ho conferito stamani con il Sostituto Procuratore della Repubblica di Livorno dr. Roberto Pennisi al quale ho esibito il testo della nota Ansa 9/3/04 chiedendogli espressamente se vi fosse un qualsiasi fondamento di verità. Il Magistrato, del quale è noto il rigore, mi ha con estrema chiarezza riferito: non pende a Tuo carico un qualsiasi procedimento penale “per presunti abusi edilizi e d’ufficio”; -il sequestro preventivo disposto dal GIP dr.ssa Sandra Lombardi, che ha per oggetto “l’area di mare oggetto delle concessioni rilasciate dal Comune di Portoferraio in data 27/7/03 in favore della ESAOM CESA e dei manufatti che ivi si trovano” non è riferito – come invece si asserisce nella nota Ansa – “presunti abusi edilizi”, né tantomeno ha comportato una iscrizione al registro degli indagati a Tuo carico ed a carico della dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Portoferraio Sandra Maltinti, per i presunti reati di concorso in abuso d’ufficio ed abusi edilizi; -Tu sei semplicemente indagato, insieme al sig. Giannerini Alberto, della pura e semplice contravvenzione prevista dall’art. 1161 Cod. Nav., che decisamente contestiamo. Il resto è pura fantasia. Cordiali saluti, Guglielmo Ciulli.” Anche a seguito di questa lettera, nella stessa giornata di ieri ho dato incarico al mio legale di: -inviare all’Agenzia Ansa una mia lettera (che vi allego) con la quale, ai sensi dell’art. 8 della legge sulla stampa, chiedo una immediata rettifica di quanto riportato nella sua nota del 9/3/04, e verificare se esistono gli estremi di una querela per diffamazione ai miei danni; - querelare la Sig.ra Anna Luisa Sangalli per calunnia e diffamazione ai miei danni, per quanto affermato nell’articolo a sua firma pubblicato sul giornale on-line Elba Report nell’edizione del 17/3/04, nonché, se ne sussistono le condizioni, il Direttore Responsabile dello stesso giornale, Sergio Rossi; - esaminare la rassegna stampa dei giornali locali di questi ultimi giorni, sia su carta che on-line, per verificare se sono state fatte affermazioni o riportate notizie calunniose o diffamatorie nei miei confronti, nel qual caso procedere legalmente a tutela della mia personale onorabilità. Vi chiedo di voler dare a questo mio comunicato, per correttezza e deontologia professionale, la stessa rilevanza che è stata data nei giorni scorsi, alle notizie che mi riguardavano. Franco Scelza Caro Signor Scelza La preghiamo di non scomodare la deontologia professionale per chiederci di applicare la nostra abituale linea di condotta, visto che a nessuno dei suoi scritti è stata mai tolta una virgola. Abbiamo pubblicato integralmente delle sue lettere (alcune cortesi altre meno) abbiamo pubblicato pure e senza commento gli insulti (consideriamo tali i termini "forcaiolo" e "bassamente leghista") che abbiamo registrato in occasione di una sua intervista e le finissime allusioni che mettevano in contrapposizione il suo "lavorare" ed il nostro "godere di un bel posto in Provincia" Espressioni che se ci consente risultavano offensive per chi gode di un appannaggio di mille euro mensili come molti nostri colleghi costretti spesso ad un lavoro non proprio gratificante, e per chi è giunto quasi al termine di una modesta ma onorata carriera di impiegato come chi le scrive. Parole che suonavano poi particolarmente stonate in bocca a chi come Lei è un ex-amministratore della Provincia. Subito dopo quella performance l'abbiamo cercata e per 45 minuti abbiamo tentato di dimostrarle, con parole e toni quieti e civili che Lei non era stato da noi offeso come persona in alcuna maniera, la cosa parve un poco convincerla visto che terminò dicendo in tono molto più conciliante: "Era meglio se ci si sentiva ieri sera". Vediamo oggi che lei ha inviato in giro un comunicato, in cui ipotizza addirittura il reato (gravissimo) di calunnia che sarebbe stato compiuto nei suoi confronti dall'Avvocato Sangalli e dal Direttore di Elbareport. Saremmo per invitarla ad un maggior senso della misura e prudenza, non si parla tanto a cuor leggero di "verificare se c'è stata calunnia". Per spiegare a lei ed ai lettori cosa avremmo dovuto fare per commettere calunnia, noi avremmo dovuto scientemente accusarla di aver compiuto un reato inventandocelo, in malafede, sapendo cioè della sua innocenza rispetto al reato di cui le facevamo carico. Che c'entra quindi con quello che è stato scritto sul suo conto? Dove starebbe la calunnia? Passiamo allo stile: l'Ansa è la "potente" fonte della notizia che il suo avvocato scrive è stata smentita dal Dott. Pennisi, e che è stata però riportata da tutti i mezzi d'informazione, ed in maniera molto distaccata da Elbareport. Però prendendo a pretesto una nota molto "tecnica" dell'Avvocato Sangalli, nella quale non riusciamo a vedere né ingiurie né tanto meno calunnie, si minacciano sfracelli contro il piccolo giornale, che non ama forse perchè non molto ben disposto verso la sua candidatura, mentre si chiede semplicemente rettifiche alla potente Ansa sotto minaccia di querela ma "solo" per diffamazione. Ed ancora lei dà mandato al suo legale di controllare (i colleghi sono avvertiti) le pubblicazioni locali degli ultimi periodi per vedere se tra la pattuglia degli informatori locali si celano altri calunniatori. Bene Signor Scelza noi crediamo serenamente (quanto lei) di non aver commesso alcun reato e di essere stati molto più corretti e tolleranti nelle nostre comunicazioni verso di lei di quanto sia stato lei nei nostri riguardi. Si regoli quindi come meglio crede, e ci consenta di alleggerire la tensione notando, per iniziare, la buffa coincidenza tra il suo incarico e quello dato dal sindaco che si è candidato a sostituire (l'unica differenza sta nel finanziamento non pubblico del legale) ricordandoLe poi che in genere prendersela con i giornalisti non porta buono e prendersela con noi porta peggio. Creda, stasera la sua immagine, presso i nostri non pochissimi lettori (alcuni pure suoi potenziali elettori, non pensa?) non è affatto migliorata. Magari sarà costretto perfino a cancellare qualcuna delle di firme raccolte in suo suffragio. Li sentiamo vicini anche quando non ci scrivono, i nostri lettori, è in loro la nostra forza, sappiamo che non ci molleranno,anche nel caso che questo giornale ricco solo di impegno sociale e voglia di lavorare si dovesse scontrarsi con "colossi" come Lei e l'Esaom.


sequestro esaom pontili

sequestro esaom pontili