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La Giunta portoferraiese folgorata sulla via di Damasco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 07 marzo 2004

Apprendiamo dalla stampa che la Giunta Ageno, illuminata sulla via di Damasco, ha dato incarico, a distanza di pochi mesi dall’approvazione del Regolamento Urbanistico, ad un professionista esterno all’Amministrazione Comunale, per “allineare” ( tradotto in italiano “correggere”) il medesimo Regolamento Urbanistico in considerazione delle osservazioni che la Provincia (aggiungeremmo anche la Regione) oltre un anno fa presentò sullo stesso Regolamento. Risulta evidente che quanto prodotto dall’Ufficio Tecnico e approvato dal Comune non era così “legittimo”, come fino ad oggi hanno tentato di farci credere, e che quanto a suo tempo contestato da Forza Italia che chiedeva al Sindaco di soprassedere all’approvazione per il tempo strettamente necessario a ricondurre lo strumento nella legittimità, non erano fantasie di qualche “nemico acerrimo” del Sindaco. Certe volte si ritiene conveniente inventarsi i nemici. Di fronte alla totale mancanza di volontà da parte del Sindaco di comprendere le nostre ragioni , ci vedemmo costretti, come partito, a prendere le distanze dal Sindaco stesso con non poca sofferenza, ma convinti di essere nel giusto e di tutelare l’interesse pubblico, e quanto appreso oggi conferma la giustezza delle nostre preoccupazioni e la validità delle nostre contestazioni. Ancora una volta il Sindaco tenta di minimizzare i problemi facendo passare quest’ultima decisione come una normale fase di dialogo con la Provincia, che ricordiamo, ha a suo tempo ricorso al TAR ritenendo il Regolamento Urbanistico “illegittimo”. Il Sindaco deve oggi spiegare ai suoi cittadini perché non ha “dialogato” con la Provincia, e ripetiamo con la Regione, quando avrebbe potuto e dovuto farlo in base alla legge, cioè un anno fa in sede di controdeduzioni alle osservazioni, e perchè lo fa solo oggi, con un’ulteriore aggravio per le casse comunali e quindi per le tasche dei cittadini. Per non parlare poi della situazione di incertezza normativa in cui gli stessi cittadini si vengono a trovare, domandandosi: insomma posso o non posso costruire? . Deve il Sindaco altresì spiegare quanto è venuto a costare ai cittadini questo Piano Regolatore essendo passati in meno di due anni attraverso tre incarichi professionali e perché quest’ultimo incarico di “ correzione” non è stato affidato alla medesima arch. Maltinti, che avrebbe tra l’altro dovuto svolgerlo gratuitamente, visto che si tratta di correggere degli errori fatti dall’Ufficio, forse perché la stessa è impegnata su altri incarichi magari di piani attuativi dello stesso Regolamento Urbanistico che nel frattempo deve essere corretto? Insomma, caro Sindaco, per quanto tempo ancora intende abusare della pazienza dei suoi cittadini?


mario dini

mario dini