Nasce il "Sampierese"
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : sabato, 06 marzo 2004
Egregio Direttore, volevo informarLa che è uscito il primo numero de "Il Sampierese", piccolo foglio locale che, insieme all'amico e collega Patrizio Olivi (sampierese doc) ho fondato (beh in effetti fondato è una parola grossa...). Si tratta di un giornalino locale, regolarmente registrato al Tribunale di Livorno, che si occupa di tutto ciò che riguarda la zona di San Piero, Sant'Ilario e la zona ad Ovest di Marina di Campo. La distribuzione è rigorosamente gratuita. Non che ci fosse bisogno di un altro giornale o che ci siamo fatti bruciare dal sacro fuoco dello scrivere. Chiacchierando amabilmente una sera con Patrizio, abbiamo convenuto che la maggior parte dei nostri compaesani (anche se io sono un paesano acquisito) sono decisamente poco reattivi a tutto ciò che riguarda la vita sociale e culturale del nostro piccolo borgo. Si svegliano, relativamente, dal torpore invernale, con l'arrivo della primavera, ma sono comunque restii a qualunque tipo di iniziativa, sia sociale, sia culturale o di qualunque altro genere. Per tale motivo abbiamo deciso di provare a stimolarli. Alla nostra proposta di scrivere qualcosa sul giornalino, dando un piccolo contributo "culturale", hanno risposto in diversi paesani, non solo sampieresi, con entusiasmo. Per tale motivo abbiamo deciso di andare avanti. Un Suo eventuale contributo sul piccolo giornale sarebbe per me molto ben accetto, vista la Sua riconosciuta capacità di fare giornalismo e la profonda conoscenza dei vizi è virtù della gens elbana. Cordiali saluti, Gianluigi Palombi Caro Palombi Ti ringrazio (scusa ma tra giornalisti il tu è obbligatorio) per le attestazioni di stima e mi complimento con te e con l'amico Patrizio Olivi per l'impegno che avete assunto, quello di rappresentare con un foglio di informazione una comunità umanamente ricca come quella Sampierese. Un insieme di persone che ho particolarmente nel cuore, tanto da farmi vantare almeno qualche trentaduesimo di "sampieresità culturale", per il lungo tempo che ci trascorso tra le vostre case di granito, perchè molti dei ragazzi con cui ho fatto teatro venivano da San Piero (i "miei" ragazzi di cui sono ancora orgoglioso che si sono fatti donne e uomini e che in qualche caso ancora lavorano con me), per essermi esibito in piazza di Chiesa in un improbabile costume da bagno alla marinara nei panni di Mago Chiò, perchè ormai tanti anni fa ci girai insieme a Janna Carioli (ora affermata programmista della RAI) un videodocumentario "Il Suono di S.Piero", con dei giovanissimi Francesco Cimino, Daniele Palmieri e Riccardo Santini alle telecamere, Isa Mari ad intervistare, un "corto" che non resterà negli annali della documentaristica, ma che voleva essere un ringraziamento sincero ad un paese che mi aveva realmente arricchito come persona. Ricordo a memoria che quel video iniziava con il ritmico rumore prodotto da uno scalpellino che "scapezzava" il granito, e le parole di un titolo che con Janna avevamo deciso incidessero tutto il lavoro: "San Piero è un paese dove la gente si incontra e si scambia parole". Voleva essere, quella scritta, la fotografia di una comunità che ancora manteneva robuste radici nel suo passato, nel suo dialetto, nella sua sterminata cultura popolare, insidiata forse solo da Rio Elba, anzi Rio Castello nella classifica elbana del mantenimento da parte della gente, in un borgo vivo, della continuità con la sua storia. Credo che più o meno sonnacchioso San Piero sia sempre "Il Paese", un pochino anche il mio, per questo per quello che possono fare questo direttore e questa redazione ci sono particolarmente, se occorre, per dare una mano, così come, pensando che l'editoria locale sia una grande ricchezza culturale, che sono i provinciali snobbano definendo provinciale, sono interessati alla crescita di una pluralità di voci, di qualsiasi provenienza ed intendimento in questa isola. Auguri a voi ed al Sampierese.
S.Piero Palazzo Portone
sampierese giornale